Gela. Il riassetto della Srr4 si dovrebbe definire a fine mese, in un periodo nel quale Timpazzo è ancora una volta sotto forte pressione, con i surplus di rifiuti che arrivano dal sito privato di “Sicula trasporti”. L’esito delle amministrative porterà a riorganizzare anche il vertice della società, che sovraintende l’intero sistema locale dei rifiuti. L’ex presidente della Srr, Filippo Balbo, è uscito sconfitto dalla competizione per il municipio di Butera. Il nuovo primo cittadino è Giovanni Zuccalà, che entrerà a far parte dell’assemblea della Srr, insieme al neo sindaco di Sommatino, Salvatore Letizia. La riunione è stata convocata dal vicepresidente Srr, il primo cittadino di Mazzarino Vincenzo Marino. In questa fase, è lui che sta portando avanti l’attività, vista l’uscita di Balbo che ha guidato il consiglio d’amministrazione. “Verrà votata la surroga – dice Marino – e all’ordine del giorno è prevista l’approvazione del bilancio. Ho provveduto a convocare l’assemblea”. Zuccalà e Letizia entreranno nell’assemblea, prendendo il posto dei predecessori, lo stesso Balbo ed Elisa Carbone. Sarà l’assemblea ad individuare il terzo componente del cda, del quale continueranno a far parte sia Marino che il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri. I tre componenti del consiglio d’amministrazione sceglieranno il nuovo presidente. Il sindaco Lucio Greco, che sulla questione Timpazzo più volte non ha condiviso la linea dell’ex presidente Balbo, ha chiesto in diverse occasioni, anche richiamando casi analoghi, che il Comune di Gela possa far parte del cda. Non sembra, comunque, un’opzione che possa trovare attuazione. Per Greco, Gela dovrebbe avere un ruolo nell’organismo decisionale, trattandosi della città più grande di tutta la Srr4 e sul cui territorio ricade l’intero sistema impiantistico, ad iniziare dalla discarica Timpazzo. La prima assemblea del dopo Balbo è stata convocata a Mazzarino e sarà Marino, in qualità di vicepresidente, a coordinare questa fase transitoria.
La Srr dovrà tornare ad interfacciarsi con la Regione, che nelle ultime settimane ha nuovamente individuato Timpazzo per smaltire il surplus di rifiuti prodotto dall’area etnea, in continua crisi. “Impianti Srr”, la società in house che gestisce la piattaforma integrata, dopo un primo ricorso contro l’eliminazione del tetto massimo giornaliero di rifiuti conferibili, ha scelto di proporre motivi aggiunti, facendo leva sui rischi ambientali legati all’intensificazione dei conferimenti. Martedì prossimo, intanto, la Commissione regionale antimafia sarà in municipio, a Gela, per sentire Greco, l’amministratore “Impianti” Giovanna Picone e i vertici della Srr. I parlamentari Ars vogliono approfondire la situazione attuale della gestione di Timpazzo.