Gela. La richiesta è stata nuovamente avanzata ai vertici della Srr4. I rappresentanti sindacali della Fp-Cgil tornano a chiedere un confronto sulla pianta organica del personale e sulla gestione del sistema rifiuti. Paolo Anzaldi e Rosanna Moncada, della segreteria provinciale del sindacato, avevano già avanzato richieste per la copertura dei pagamenti dovuti ai due unici dipendenti della Srr, da alcuni mesi passati in organigramma dopo la lunga permanenza all’Ato Cl2. “Rappresentiamo grande preoccupazione per le problematiche che interessano la gestione della Srr nel suo complesso e che riguardano importanti criticità legate alla mancata adozione di provvedimenti in termini di gestione e di occupazione. Il mancato riscontro da parte del presidente della Srr ci lascia alquanto preoccupati, considerato che l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata attraverso la stampa con dichiarazioni che se da una parte ci hanno definito faziosi, per quanto avevamo rappresentato – dicono i sindacalisti – allo stesso tempo però hanno confermato che sussistevano i ritardi nei pagamenti per le due unità in forza alla Srr Sud. La polemica attraverso la stampa non ci interessa, chiediamo un confronto costruttivo che guardi alla salvaguardia dei lavoratori e che garantisca la gestione dei rifiuti nella zona sud della nostra provincia all’insegna dell’efficienza in termini di servizio e di occupazione. Per questo abbiamo reiterato e sollecitato un incontro sindacale includendo tutte le problematiche rappresentate con le richieste precedenti e che hanno riguardato l’intera gestione della Srr, con un particolare riferimento all’adozione della pianta organica prevista e già approvata dal direttore generale e dal presidente della Regione Sicilia, di cui alla nota n.9385 dell’1 marzo 2017”. Il sindacato sta tentando di ottenere un’apertura anche per l’assorbimento degli ex Ato, i cui rapporti di lavoro vennero poi sciolti ma che si trovavano in servizio fino al 31 dicembre 2009. Pare però che ci siano incertezze anche rispetto al prossimo futuro dei lavoratori, impiegati nelle aziende che si occupano dei servizi interni al sito di Timpazzo.
“Abbiamo anche chiesto un incontro per la situazione dei lavoratori dipendenti della ditta General Service di Gela e che operano nel Tmb di Timpazzo – dicono ancora – perché molto preoccupati per il loro futuro occupazionale. Ci riserviamo anche di interloquire con il dipartimento regionale competente se ciò dovesse essere di aiuto per garantire la tutela per tutti i lavoratori”. La scorsa settimana, ci sono state molte polemiche dopo la visita a Timpazzo di un gruppo di consiglieri comunali di opposizione, che hanno chiesto di interloquire con l’amministratore della “Impianti Srr” Giovanna Picone. I controlli sarebbero stati mirati anche a verificare diversi aspetti sulla gestione del personale. Proprio la “Impianti Srr” ha da poco pubblicato un avviso per la selezione di agenzie di lavoro interinale, che possano eventualmente “somministrare” mano d’opera a tempo determinato per le attività all’impianto di trattamento meccanico biologico e in discarica.