Gela. Difficilmente, quest’anno, partirà a regime il servizio di salvataggio nelle spiagge libere del litorale. Ad agosto ormai iniziato, nulla si è mosso. “Tutto questo è preoccupante – spiega Luigi Bruscia della società “Poseidon” – stiamo svolgendo la nostra attività in tutti i lidi e nei club del litorale, che hanno l’obbligo dell’assistente bagnanti, ma nelle spiagge libere invece non c’è nessun controllo. Dispiace perché già da inizio luglio abbiamo iniziato un’interlocuzione con gli uffici comunali ma notiamo che rup e dirigenti si rimpallano le responsabilità. Il servizio non c’è, con tutti i pericoli del caso, soprattutto nell’imminenza del ferragosto. In questo caso, devo dire che la macchina amministrativo-burocratica del Comune si è dimostrata molto lenta”. Bruscia ribadisce il concetto.
“Il nostro è un servizio essenziale per la sicurezza delle persone che affollano le spiagge e pensare che non venga svolto per ritardi della macchina burocratica desta preoccupazione – aggiunge – la nostra è una città turistica e bisogna partire dalla sicurezza dei bagnanti”.