Gela. Assolto, insieme ad altri tre ex deputati regionali. Il giudice del tribunale di Palermo ha emesso una decisione favorevole per Miguel Donegani, all’epoca dei fatti parlamentare Ars del Pd e oggi tra i fondatori del movimento “Progressisti e rinnovatori”. “Il fatto non sussiste”, con questa formula si è chiuso il giudizio. Donegani, Franco Mineo, Giuseppe Greco e Franco Rinaldi, erano stati rinviati a giudizio cinque anni fa. La difesa dell’ex parlamentare locale, sostenuta dal legale Joseph Donegani, non optò per riti alternativi, proprio con l’intenzione di chiarire i fatti in giudizio. Gli venivano contestate presunte anomalie nella gestione di somme del gruppo parlamentare dem all’Ars. Secondo le accuse iniziali, una parte dei fondi venne destinata a spese personali. Una ricostruzione che Donegani e la difesa hanno sempre respinto, al pari degli altri imputati. Non ci fu mai alcun uso illegittimo delle somme, è stato ribadito in aula dalla difesa dell’ex parlamentare. Il giudizio si è chiuso con l’assoluzione.
“Sempre stato sicuro. Mai avuto dubbi, era solo questione di tempo. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e nel mio avvocato, oltre ad essere ovviamente sicuro del mio operato. Dopo undici anni, si guarda al futuro più forti e consapevoli di prima”, ha commentato Donegani. Quella arrivata davanti al giudice palermitano era una costola processuale di un’indagine assai più ampia che toccò altri parlamentari regionali di quel periodo. Tra i difensori degli imputati, anche gli avvocati Ninni Reina, Angelo Mangione, Marco Lo Giudice, Miriam Lo Bello e Carmelo Franco.