"Spazio civico nasce veramente dal territorio e dai cittadini", Di Stefano: "Siamo motivati, faremo valutazioni"
Il sindaco sembra veramente molto convinto che le interlocuzioni e le intese progettuali, ora diventate fondamenta di “Spazio civico”, possano portare lontano, in un orizzonte regionale: una prima tappa di verifica saranno le elezioni del 2027
Gela. Un anno fa, con il “modello Gela” supportato in primis dai partiti di area progressista, ha condotto l'originaria visione civica fino alla guida del municipio. Oggi, il sindaco Terenziano Di Stefano, quasi anticipando la fase che si prospetta più calda quanto ai ragionamenti politici e di strategia, ha sostanzialmente dato i natali, insieme al suo gruppo politico e a diverse entità territoriali, a una rete fuori dai partiti, che non pare intenzionata a limitare la propria portata al solo perimetro provinciale. Come abbiamo riferito diverse volte, “Spazio civico” si appresta a entrare a pieno titolo nello scenario territoriale e non solo. Da mesi, il gruppo di “Una Buona Idea”, casa madre politica del primo cittadino, ha intensificato le interlocuzioni, tutte concentrate nel dialogo con movimenti ed entità fuori dai partiti, pienamente impegnati nelle amministrazioni locali. Il punto dirimente sarà lo sviluppo pure in zone diverse da quella della provincia di Caltanissetta. Di Stefano è più che fiducioso, al pari di chi sta sostenendo “Spazio civico”. “Siamo convinti e motivati – sottolinea il sindaco – a breve, ufficializzeremo, con una presentazione vera e propria, il nostro “Spazio civico”. A noi, interessa parlare con i cittadini e stare vicini a loro. Non dovranno esserci distanze. Per questo, abbiamo scelto incontri pubblici, a Delia, a Riesi, a Sommatino e in tutti i centri della provincia. Il nostro è un progetto che parte veramente dai territori”. L'approccio ricalca quello che anni addietro condusse Di Stefano e il nucleo storico dei civici locali a fare esordire “Una Buona Idea”. “Spazio civico non nasce per mettersi in competizione con i partiti, tutt'altro – continua il primo cittadino – non è una sfida”. Una prima conclusione pare già piuttosto assodata. “Non ci interessano i posizionamenti, faremo le nostre valutazioni”, precisa. In questi ultimi mesi, “Spazio civico” ha intensificato le tappe e, come abbiamo riportato, proprio in questo scorcio, sul territorio si affaccia un'altra bandiera fuori dai partiti, quella di “Progetto civico Italia”. Ieri, il consigliere comunale di Caltanissetta e del Libero Consorzio, Annalisa Petitto, molto vicina a questo cartello civico, tenuto a battesimo a Roma dall'assessore Alessandro Onorato, non ha nascosto l'esigenza di un dialogo nell'area civica e di centrosinistra. Ha spiegato che “Progetto civico Italia” può certamente interfacciarsi con “Spazio civico”. Lei stessa, solo pochi mesi fa, ha supportato il sindaco Di Stefano, candidato alla presidenza della Provincia. Fu il primo vagito dell'alternativa messa in campo rispetto alle forze di centrodestra. “Il nostro “Spazio civico” - conclude Di Stefano – è un percorso diverso da quello di “Progetto civico Italia”. Noi siamo partiti dal territorio. “Progetto civico Italia”, magari, ha avuto più clamore nazionale. Un dialogo? Se dovessero chiamarci, abbiamo i nostri referenti”. Il primo cittadino sembra veramente molto convinto che le interlocuzioni e le intese progettuali, ora diventate fondamenta di “Spazio civico”, possano portare lontano, in un orizzonte non solo territoriale ma pure regionale: una prima tappa di verifica saranno le elezioni del 2027.
In foto il sindaco Terenziano Di Stefano
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