Gela. “Pattuglia di cittadini attivi”. Si definiscono così gli studenti che hanno preso parteall’iniziativa “Ask the Boy” –
Educare in rete in una città che cambia – che il gruppo scout Agesci Gela 4 ha voluto organizzare con una tre giorni – 24, 25 e 26 Marzo- in occasione dei trent’anni di presenza educativa in città.
All’evento hanno partecipatogli studenti delle terze e quarte classi degli istituti superiori ma anche i piccoli alunni della scuola primaria Capuana che hanno sperimentato delle forme di cittadinanza attraverso il metodo scout “Ask the Boy” cioè “chiedendo” direttamente a ragazze e ragazzi, per censire i loro bisogni e le loro esigenze anziché pianificarle dall’alto.
I partecipanti sono stati suddivisi in laboratori didattici e in particolare gli studenti delle scuola secondaria hanno preso parteai seguenti: 1) Arte e creatività ( a cura di Fortunato Pepe), 2) Beni comuni e rigenerazione urbana ( a cura dell’architetto Carmelo Romano), 3) Giovani e cittadinanza attiva (a cura di Vincenzo Madonia e di Enrico Ascia) dai quali sono emersi dei documenti importanti che sono stati presentati in una tavola rotonda svoltasi sabato marzo presso l’ex chiesetta San Biagio.
All’incontro erano presenti l’Amministrazione Comunale, padre Michele Mattina (Vicario Foraneo di Gela e Parroco della Chiesa Sant’ Antonio), Vincenzo Semprevivo (il responsabile dell’Agesci regionale), Angela Tuccio (dirigente del liceo Vittorini), Gioacchino Pellitteri (dirigente del liceo Eschilo), la psicologa Nuccia Morselli, Giovanni Giudice (dirigente della Polizia di Stato) e il professor Mancuso (genitore di scout e volontario).
“Non è stata una Tavola Rotonda di denuncia – afferma Carmen Muccio (Capo scout fondatrice del gruppo di Gela), ma di proposte fatte dai giovani che l’amministrazione e gli altri enti hanno accolto in modo positivo”.
Cosa propongono i giovani? Tra le azioni proposte dai ragazzi: la valorizzazione del lungomare, una città più pulita assumendo comportamenti più sani e l’incrementodella raccolta differenziata ma anche iniziative contro l’incuria e l’inciviltà come ad esempio liberare dai rifiuti alcune zone periferiche per ridar loro il giusto decoro panoramico.
“I ragazzi hanno mostrato di avere le idee chiare non solo sulle loro esigenze ma anche sulle azioni da compiere e i comportamenti da modificare per cercare di cambiare il volto della propria città, cercando di liberarla dagli stereotipi di degrado a cui viene spesso accostata” – aggiunge Enrico Ascia (responsabile del gruppo Agesci Gela 4).
Cosa chiedono i giovani?Tra le esigenze e le richieste dei giovani invece spazi di confronto, magari beni pubblici non utilizzati e messi a disposizione per ritrovarsi in uno spazio fisico in modo da poter discutere e pianificare con lo strumento della partecipazione quelle che sono le problematiche che riguardano la loro fascia di età.
Nella giornata di domenica, alla quale sono stati invitati tutti gli scout della città, Agesci e non, ma anche tutta la cittadinanza, è stato presentato inoltre il primo reparto nautico “La squadriglia nautica” che ha come obiettivo la valorizzazione del mare, una delle risorse più belle della nostra città così da sperimentare lo scoutismo in acqua con esperienze di pesca, costruzione di zattere e scuola di Vela.
La giornata si è conclusa con la Santa Messa presieduta dal Vicario Foraneo Padre Michele Mattina nella piazzetta antistante la Capitaneria di Porto.