Gela. Un alterco iniziale, pare per alcuni petardi finiti in un’abitazione, e poi un minore che sparò per rivalsa. In via Petrarca, la notte di Capodanno, un trentenne rimase ferito, colpito ad una gamba da almeno un proiettile. Per i pm della procura e per i magistrati della minorile di Caltanissetta, l’intenzione era di uccidere. Il ferito si sarebbe salvato nascondendosi dietro ad un’automobile in sosta. Il cerchio si è chiuso intorno al maggiorenne che avrebbe accompagnato il minore, alla guida di uno scooter, e sul giovane che sparò. Provvedimenti di custodia cautelare sono stati eseguiti dai poliziotti nei confronti di Cristofer Schembri (maggiorenne accusato di aver spalleggiato il minore accompagnandolo in sella allo scooter) e del ragazzo che avrebbe fatto fuoco, ora ristretto nella struttura minorile di Caltanissetta. Sembra che si sia armato, dopo la lite e la colluttazione, per vendicarsi. Non avrebbe accettato il fatto che un suo familiare fosse stato aggredito durante l’iniziale lite.
Per gli investigatori, sono i due arrestati ad aver agito. Nei prossimi giorni, entrambi si presenteranno davanti al gip per gli interrogatori di garanzia. I giovani, a maggio, avevano ricevuto provvedimenti restrittivi, con l’accusa di aver fatto parte di un giro di spaccio di droga, concentrato soprattutto in centro storico. Anche in quel caso, vennero eseguite le misure a loro carico.