Gela. E’ coinvolto nell’indagine che ha portato all’arresto anche dei fratelli Antonino Raitano e Ruben Raitano. Il trentaseienne Giacomo Tumminelli ritorna in libertà. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta hanno annullato l’ordinanza emessa nei suoi confronti. Nella sua auto, i carabinieri hanno trovato almeno una cartuccia di fucile e non escludono che abbia spalleggiato i Raitano, in una presunta ritorsione ai danni della famiglia Trubia. Vincenzo Trubia e i figli Giuseppe Trubia e Rosario Trubia sono stati a loro volta arrestati dai carabinieri. Avevano a disposizione una pistola, nascosta nel loro ovile di contrada Fiaccavento, e al ventunenne Rosario Trubia viene contestato il tentato omicidio dei Raitano, raggiunti da colpi di arma da fuoco. I militari e i pm della procura stanno indagando su un’altra possibile intimidazione. Diversi colpi di fucile sono stati sparati contro l’ovile, nella zona di Bulala. Non escludono che i Raitano e Tumminelli possano avere avuto un ruolo in questa vicenda. Il legale del trentaseienne, l’avvocato Valentina Lo Porto, ha impugnato l’ordinanza.
Il gip aveva già revocato la custodia in carcere, imponendogli l’obbligo di dimora e quello di presentazione. Misure che adesso vengono revocate. Secondo la difesa, la posizione dell’indagato sarebbe del tutto marginale, escludendo l’esistenza di elementi che possano collegarlo a quanto ricostruito dai militari.
