Spari contro l’abitazione del rivale, Curvà al riesame per i fatti di via Annibal Caro

 
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Gela. Proseguono le indagini sui fatti dello scorso maggio, verificatisi, in rapida sequenza, in via Bevilacqua e in via Annibal Caro. La scorsa settimana, i giudici del riesame di Caltanissetta hanno riqualificato l’accusa contestata al quarantenne Crocifisso Di Gennaro. Attualmente ai domiciliari, per i giudici del riesame non ci sono gli estremi del tentato omicidio, ma quelli delle lesioni aggravate. I magistrati nisseni hanno accolto la linea della difesa, sostenuta dagli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello. Di Gennaro è accusato di aver speronato il trentacinquenne Benedetto Giuseppe Curvà, che sarebbe poi stato colpito più volte con una pesante catena. Insieme a Di Gennaro, secondo gli investigatori, ad agire sarebbe stato anche un minorenne. Curvà è accusato di tentato omicidio, perché ritenuto responsabile dei colpi di arma da fuoco esplosi contro l’abitazione della famiglia del minore. Il suo legale, l’avvocato Giovanni Lomonaco, a sua volta ha scelto di rivolgersi al riesame. La posizione di Curvà verrà valutata la prossima settimana. Davanti al gip, subito dopo l’arresto, il trentacinquenne si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo gli inquirenti, sparando in direzione dell’abitazione di via Annibal Caro, rischiò di colpire una giovane, che vive nell’immobile. Anche su questi aspetti, probabilmente, la difesa cercherà di fare chiarezza. Per i pm della procura e i carabinieri, Di Gennaro e Curvà sono responsabili di quanto accaduto lo scorso maggio. Le indagini sono in corso.

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