Spari al “Gb oil”, ricorso in Cassazione per Di Giacomo: è accusato di tentato omicidio

 
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Paolo Quinto Di Giacomo sparò ai licatesi

Gela. E’ attualmente detenuto dopo l’arresto per gli spari nell’area di servizio “Gb oil”. Per il trentaquattrenne Paolo Quinto Di Giacomo è stato presentato ricorso in Cassazione, con l’obiettivo di ottenere una misura diversa da quella del carcere. L’udienza è fissata per febbraio. E’ accusato del tentato omicidio di un rivale, un licatese che solo pochi minuti prima aveva preso parte ad una rissa scoppiata all’interno del bar dell’attività commerciale. Ha anche ferito un altro licatese. I legali che lo rappresentano, gli avvocati Davide Limoncello e Carmelo Tuccio, hanno impugnato il rigetto già deciso dal riesame di Caltanissetta, sempre nell’ottica di una rivisitazione della misura. Il trentaquattrenne ha subito ammesso i fatti, ripresi integralmente dai sistemi di videosorveglianza della stazione di servizio. Si sarebbe armato, impugnando una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, per vendicare la sorella e altri conoscenti, presi di mira dai licatesi Michele Cavaleri e Salvatore Cavaleri.

Sono in totale nove i coinvolti nella rissa nel bar. Di Giacomo sparò mentre erano in corso le operazioni di intervento del personale del 118, arrivato per prestare i primi soccorsi dopo la rissa.

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