Gela. Colpi di pistola all’interno di un terreno di campagna in contrada Manfria. Gli agenti del commissariato di polizia di via Calogero Zucchetto hanno avviato tutti gli accertamenti del caso per fare chiarezza su quello che, almeno in origine, doveva soltanto essere un chiarimento tra proprietari di terreni confinanti.
Un incontro, però, che poteva produrre conseguenze molto più gravi. Gli spari, infatti, sarebbero provenuti dalla pistola impugnata da un noto imprenditore locale, attivo nel settore della gestione di stazioni di servizio. Il sessantenne avrebbe puntato l’arma in direzione di due agricoltori, uno dei quali titolare di un terreno confinante con quello dello stesso imprenditore.
Al centro dei chiarimenti richiesti ai due, ci sarebbero stati diversi danni riscontrati dall’uomo sul suo podere. Per questa ragione, sarebbe stato organizzato l’incontro chiarificatore. L’agricoltore si sarebbe recato all’appuntamento insieme ad un trattorista che, spesso, effettua lavori nella zona. In base ad una prima ricostruzione, il chiarimento tanto atteso non ci sarebbe stato.
L’agricoltore avrebbe escluso qualsiasi responsabilità, facendo notare all’imprenditore che i danni riscontrati potevano benissimo legarsi alle piogge delle scorse settimane. Giustificazioni che non avrebbero trovato il favore del presunto rivale che, a questo punto, avrebbe estratto la pistola e iniziato a sparare. I colpi, in ogni caso, sarebbero stati diretti verso il suolo, senza causare conseguenze fisiche ai due agricoltori che, comunque, si sono dati alla fuga.
Ancora scossi dall’accaduto, i due si sono rivolti agli agenti di polizia del commissariato. Gli specialistici della scientifica hanno già provveduto ad effettuare rilievi lungo il perimetro del terreno che si sarebbe trasformato nello scenario del violento confronto. Sia l’agricoltore che il trattorista hanno deciso di rivolgersi ad un legale.
Gli accertamenti svolti dagli investigatori sono finalizzati a comprendere nel migliore dei modi se gli spari siano provenuti da una vera e propria pistola o, più semplicemente, da una scacciacani. Sicuramente, nessuno si sarebbe aspettato che dal possibile chiarimento si sarebbe giunti alle armi.
Le indagini serviranno ad approfondire ulteriormente i contorni di un episodio ancora difficile da definire nei minimi dettagli.