Gela. Il suo obiettivo, almeno stando alle accuse mosse dai magistrati della procura, sarebbe stato un presunto rivale. Il venticinquenne Mirko Russello venne arrestato lo scorso giugno con l’accusa di tentato omicidio.
La sparatoria a Settefarine. Sarebbe stato lui, in sella ad una moto, a sparare diversi colpi di pistola in direzione di un giovane sia tra le strade del quartiere di Settefarine che lungo la statale 117. Proprio a Settefarine, un colpo raggiunse di striscio un imbianchino. Adesso, lo stesso Russello si è presentato davanti al giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro per l’incidente probatorio necessario ad acquisire elementi utili per l’eventuale prosieguo del procedimento a suo carico.
Sentiti dal gip alcuni testimoni. Davanti al magistrato, infatti, è stata sentita anche la giovane che sarebbe stata al centro della presunta contesa sorta tra l’indagato e il giovane obiettivo della spedizione di fuoco. Insieme alla ragazza sono stati ascoltati altri possibili testimoni. Il giovane indagato, difeso dall’avvocato Flavio Sinatra, ha sempre negato le accuse mossegli. Al suo arresto si arrivò dopo alcune settimane, dopo aver analizzato anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. A luglio, gli venne notificata una seconda ordinanza. I magistrati della procura lo accusano di duplice tentato omicidio non solo per aver preso di mira il presunto rivale ma anche per aver colpito l’imbianchino quarantenne al lavoro in via Beltrami. Il presunto obiettivo di Russello, ovvero il giovane inseguito sia lungo la statale 117 che tra le vie di Settefarine, è parte offesa, assistito dal legale Nicoletta Cauchi.