Sparatoria a Riesi, ferita anche una gelese: cinque arresti, coinvolta la giovane
Gli arresti. Sono coinvolti anche i due feriti
Gela. I Carabinieri della Stazione di Riesi e quelli del Reparto Territoriale di Gela, con il supporto del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caltanissetta, hanno fatto scattare gli arresti per la sparatoria avvenuta lo scorso 10 settembre a Riesi. Quel giorno due persone rimasero ferite: il 21enne riesino Roberto Prestifilippo, colpito da un proiettile alla schiena e trasferito in condizioni gravissime all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove è stato operato d’urgenza, e la gelese Simona Maganuco, raggiunta da un colpo alla spalla e medicata al pronto soccorso di Gela. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si è trattato di una vera e propria spedizione armata pianificata nei minimi dettagli. Quattro giovani provenienti da Mazzarino e Gela, insieme a un complice di Riesi, avrebbero organizzato l’agguato contro i due fratelli riesini. Le telecamere della zona hanno documentato i movimenti degli aggressori: uno di loro avrebbe fatto un sopralluogo in solitaria davanti all’abitazione per verificare che non ci fossero testimoni, per poi tornare poco dopo con i complici, armati di due pistole calibro 380 e 6,35.
Secondo le testimonianze raccolte, l’irruzione fu seguita da una violenta colluttazione. Durante lo scontro uno degli aggressori sarebbe rimasto ferito da un colpo partito accidentalmente, mentre poco dopo Prestifilippo veniva raggiunto da un proiettile alla schiena. Le chiamate al 112 e le segnalazioni arrivate dagli ospedali di Mazzarino e Gela hanno subito fatto capire ai Carabinieri che si trattava dello stesso episodio criminoso.
Determinanti sono stati i rilievi del Nucleo Investigativo, che hanno permesso di ricostruire la dinamica con precisione. All’interno della casa teatro dell’agguato i militari hanno rinvenuto bossoli di diverso calibro, un paio di occhiali persi da uno degli aggressori e un fucile di fabbricazione artigianale, ritenuto nella disponibilità di una delle vittime.
Le indagini hanno consentito di raccogliere elementi convergenti a carico di cinque soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo di concorso in tentato omicidio, porto abusivo di armi comuni da sparo e detenzione di arma clandestina. Quattro di loro, già gravati da precedenti per vari reati, sono stati condotti in carcere; per il quinto indagato è stata disposta la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il Gip del Tribunale di Gela, accogliendo le richieste formulate dalla Procura, ha emesso i provvedimenti restrittivi nei confronti del gruppo. Tra gli arrestati figurano Michael Giorlando, Carmelo Manuel Giorlando e Samuele Giorlando.
Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per rintracciare le pistole utilizzate nella sparatoria, che non sono state ancora recuperate.
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