Gela. Ci sarebbero state delle presunte manovre per distrarre fondi, durante le fasi che precedettero il fallimento di un’azienda locale di meccanica. A processo sono finiti i due referenti della società, si tratta di Francesco Faraci e Cristian Paradiso. Per i pm della procura, sarebbero stati consapevoli dello stato dei conti dell’azienda e ne avrebbero approfittato per usarne i fondi. Davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta, si è aperto il dibattimento.
I due imputati, difesi dall’avvocato Joseph Donegani, anche in fase di indagine, hanno sempre sostenuto la regolarità di tutte le operazioni finanziarie effettuate, per conto della General impianti group. Il pm Eugenia Belmonte ha esposto le proprie richieste istruttorie. I primi testimoni verranno sentiti in aula alla prossima udienza.