Sospetti sulla morte di una neonata, nuova archiviazione: la famiglia si oppone

 
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Gela. Ad aprile, il gip ha disposto una proroga delle indagini, dopo la morte di una neonata, trasferita subito dopo la nascita dall’ospedale Vittorio Emanuele al nosocomio di Enna. Adesso, arriva una nuova richiesta di archiviazione, formulata dai pm della procura. Non ci sarebbero elementi per individuare possibili responsabilità dietro a quanto accaduto. Fino ad ora, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati. I magistrati hanno sentito nuovamente il consulente nominato, che ha ribadito le conclusioni già emesse. Quindi, niente responsabilità sanitarie dietro a quella prematura morte. I genitori della neonata, però, attraverso l’avvocato Joseph Donegani, hanno deciso di opporsi nuovamente alla richiesta di archiviazione, come già fatto negli scorsi mesi. Il relativo atto è stato appena depositato.

Una nuova opposizione. Per il legale e per i coniugi, la morte sarebbe stata causata da una lunga sequenza di errori medici. Nella nuova opposizione, vengono ribaditi tutti i dubbi anche sulla fase di trasporto della neonata, arrivata ad Enna a bordo di un’ambulanza non adatta a quel tipo di trasferimento. La famiglia sostiene che la causa scatenante di tutto sarebbe stata un’infezione da streptococco, accertata dal consulente di parte nominato in fase di indagine. Un’infezione che si sarebbe potuta superare sottoponendo la madre, nella fase di gestazione, a tamponi vaginali e rettali, necessari ad accertare la presenza dello streptococco. Un’attività svolta solo alla sedicesima settimana di gestazione e mai più ripetuta. Nell’opposizione, si ipotizza l’esistenza degli estremi di omicidio colposo e lesioni. Il giudice delle indagini preliminari dovrà valutare i contenuti sia della nuova richiesta di archiviazione, presentata dai pm, sia quelli dell’opposizione avanzata dai genitori.

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