Gela. Un ulteriore termine per consentire, eventualmente, alla Serit di costituirsi in giudizio.
Almeno ventimila euro pagati dagli utenti. La decisione è arrivata dal gup del tribunale di Caltanissetta, davanti al quale si trova l’ex direttore della sede nissena della Serit Gaetano N. In base alle accuse mosse dai magistrati, avrebbe incassato almeno ventimila euro da due contribuenti. Soldi che dovevano servire a ripianare i debiti con il fisco ma che, invece, non sarebbero mai stati utilizzati per pagare le cartelle esattoriali. Stando alle accuse, sarebbero solo stati intascati dall’ex responsabile degli uffici provinciali della Serit. Nel presunto raggiro sarebbe finito anche un contribuente gelese che, dopo aver pagato i diecimila euro, si trovò in mano una cartella ancor più salata da quasi 54 mila euro. Così, rappresentato in giudizio dagli avvocati Anna Comandatore e Dalila Di Dio, ha scelto di costituirsi parte civile insieme ad un altro contribuente raggirato, in giudizio con l’avvocato Lucia Spata. L’imputato, all’epoca dei fatti, si sarebbe fatto da garante rispetto ai pagamenti: i soldi dovevano essere consegnati a lui che, poi, li avrebbe girati a copertura delle pendenze con il fisco degli utenti. Ad accorgersi del presunto raggiro e dell’eventuale appropriazione indebita furono proprio gli utenti finiti al centro del caso.