Gela. A chi resisteva, a chi accoglieva e alle donne che già allora, nell’immediatezza dello sbarco alleato e nel baratro della Seconda guerra mondiale, erano veri baluardi della Sicilia e della città. E’ stata completata la nuova opera di street art, che questa volta è stata affidata al nisseno Mirko “Loste” Cavallotto. Una firma importante, la sua, al pari della scelte già fatte da “Ue-Eventi urbani” per il centro storico. Dopo gli interventi artistici di Igor Scalisi Palminteri e del maestro Giovanni Iudice, oggi è stata la volta di “Loste” e dell’opera “Sola non sei”. Così, il centro storico “diventa un contenitore”, spiega Roberto Collodoro, altra importante espressione della street art contemporanea e animatore di “Ue-Eventi urbani”. L’opera di Cavallotto è stata realizzata sulla facciata di uno dei tanti immobili sfitti del centro, in vico Como, nelle adiacenze di via Pisa. E’ questo il fulcro del lavoro di “Ue-Eventi urbani”, che man mano sta tracciando un profilo diverso, di rigenerazione. Sono previsti ulteriori interventi di rinascita urbana.
Anche questa mattina, all’inaugurazione di “Sola non sei”, c’era una rappresentanza dell’amministrazione comunale, oltre a cittadini interessati alle scelte che si stanno concentrando su uno dei versanti più tradizionali del centro. L’opera di Mirko “Loste” Cavallotto è stata realizzata anche con l’intervento di “Dama group” e “Sp group”.