Gela. Non si è esposta troppo pubblicamente al momento della comunicazione delle sue dimissioni dalla giunta, decise insieme al sindaco Di Stefano. L’avvocato Viviana Altamore questa mattina ha invece voluto comunicare attraverso la propria pagina facebook. “Voglio ringraziare tutti coloro che in questi giorni hanno scritto, mi hanno chiamata, mandato messaggi, inondandomi letteralmente di attestazioni di stima e affetto, talune commoventi, che non mi aspettavo. Sono orgogliosa dei vostri messaggi bellissimi, soddisfatta per quello che in poco tempo ho fatto per la città, con sacrificio per la mia famiglia e il mio lavoro, che non ha avuto altro fine se non quello di rendere un servizio alla città. Quello che ho appreso – scrive – mettendomi in gioco, è certamente che per me la politica non sono le parole ma l’azione concreta finalizzata ad un miglioramento delle condizioni della città in cui si vive e opera. Sono grata al sindaco che mi ha designata in quota fiduciaria e mi ha dato l’opportunità di servire la mia città, cosa che ho fatto lavorando con passione fino al giorno delle dimissioni”. Sottolinea però di aver accettato l’incarico assessoriale senza conoscere eventuali accordi pregressi per cambi in corsa. “Le motivazioni delle dimissioni sono dovute al rispetto della verità e sono legate alla non conoscenza da parte mia di staffette e accordi elettorali a cui non ho partecipato”, precisa l’avvocato.
Non alza i toni e ringrazia gruppi di maggioranza, quello civico di “Una Buona Idea” e il Pd. Il suo posto, salvo sorprese, andrà a un successore in quota M5s, gruppo non citato invece nel suo post. “Desidero ringraziare anche i colleghi assessori, persone veramente perbene, con cui si è creato sin da subito un rapporto bellissimo, retto dall’armonia, dalla serenità e dalla voglia di lavorare. Il segretario generale e i dirigenti, che ho apprezzato per le competenze e per l’impegno messo in campo, e i dipendenti comunali, con cui ho avuto parimenti un bellissimo rapporto. Altresì – conclude – i consiglieri comunali, anche di opposizione, con cui ho intrattenuto sempre un dialogo leale e costruttivo, e i gruppi del Partito democratico e di Una Buona idea che mi hanno sempre sostenuta, fino all’ultimo”.