Gela. Ad un rapace ferito non è possibile garantire cure indispensabili alla sua sopravvivenza. Il rinvenimento risale a ieri pomeriggio quando un uomo, Salvatore Nardo, in via Smecca, si è imbattuto in un Gheppio con un’ala spezzata. A nulla sono valsi i tentativi di consegnarlo ad un ente di tutela e assistenza.
La vicenda rischia di mettere a nudo una carenza atavica di servizi e della filiera di controllo delle specie protette. Anche un veterinario dell’Asp di Caltanissetta, Luigi Farruggia, ha ammesso che al momento non esiste nemmeno una convenzione tra Comune e un medico veterinario libero professionista.
Parole che scottano e rendono utopistico anche solo ipotizzare un servizio di pronto intervento.
Dal ritrovamento, soltanto stamattina, Nardo è riuscito a trovare un volontario della “Lipu” che potesse occuparsi della staffetta finalizzata ad accompagnare l’animale fino all’ambulatorio Veterinario di Caltanissetta, che si è offerto di intervenire per prestare i primi soccorsi.
Da lì poi verrà trasportato al “Centro di recupero fauna selvatica di Ficuzza”, in provincia di Palermo.
L’aumento di interesse e tutela da parte dei cittadini nei confronti degli animali in difficoltà si scontra, dunque, con la palese carenza di servizi ed enti a cui fare riferimento.
Il Gheppio verrà prelevato oggi pomeriggio per essere sottoposto alle prime cure, in attesa di essere trasportato a Ficuzza.