Gela. Niente da fare per il regolamento sulla raccolta differenziata. Se ne dovrebbe riparlare, in aula, giovedì. E’ ancora caos sulla questione rifiuti. Amato attacca Messinese. Il consiglio comunale, per la seconda volta in pochi giorni, decide di rinviare il voto. Questa volta, la decisione è arrivata dopo che il segretario generale Pietro Amorosia ha comunicato parere contabile negativo sul maxi emendamento al regolamento, portato in aula dalle commissioni ambiente, affari generali e bilancio. Le agevolazioni e i bonus in favore di chi è virtuoso nel differenziare andrebbero a cozzare, almeno per ora, con la normativa in materia. Così, è giunta la scelta di rinviare nuovamente. Sono passati, invece, l’emendamento del Movimento cinque stelle e l’atto di indirizzo presentato dall’indipendente Carmelo Casano, sostenuto dagli stessi grillini, che prevede un intervento generale di pulizia in città, senza però ricorrere ai servizi aggiuntivi. Il caso rifiuti si è nuovamente dimostrato terreno di scontro politico. Ad accendere la contesa, è stato il grillino Angelo Amato che, faccia a faccia con il sindaco Domenico Messiense, lo ha nuovamente invitato a dimettersi. “Avete ingannato chi vi ha votato – ha detto in aula – siete riusciti ad allontanare anche l’unico assessore, Fabrizio Nardo, che era pronto a chiedere sanzioni contro Tekra”.
Forza Italia critica la gestione Fasulo. I rifiuti ancora in strada hanno prodotto una levata di scudi generale. “Adesso, anche con il regolamento sulla differenziata che avete portato in aula – ha detto il democratico Giuseppe Ventura – state dando ragione all’ex amministrazione Fasulo. Siete tutti per il porta a porta che noi abbiamo introdotto. Noi abbiamo portato la differenziata al trentacinque percento mentre voi che ci avete attaccati aspramente non riuscite a superare quella soglia”. Il forzista Salvatore Scerra, però, ha risposto all’ex assessore della giunta Fasulo. “Di certo – ha ribattuto a Ventura – i problemi sul fronte della gestione dei rifiuti sono sotto gli occhi di tutti. Si ricordi, però, che siete stati voi a creare i debiti fuori bilancio con i servizi aggiuntivi dopo che, in poche ore, come il mago Silvan, avete fatto sparire tutti i cassonetti dalla città”.
“Il regolamento dell’amministrazione copiato da quello di Ferla”. Un nodo scoperto, quello dell’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che continua a generare scontri politici mentre Timpazzo deve ancora riaprire e i conferimenti a Lentini avvengono con enormi difficoltà. “Con il regolamento arrivato in aula e presentato dall’amministrazione comunale – ha detto l’esponente del Polo Civico Guido Siragusa – un punto è molto chiaro. Sia la giunta che i grillini sostengono il porta a porta, ovvero il modello di raccolta voluto dall’ex sindaco Angelo Fasulo e dalla sua giunta”. Sia il consigliere di centro sinistra che Cristian Malluzzo hanno però attaccato sotto un altro aspetto. “Questo regolamento – hanno detto – è stato totalmente copiato da quello, risalente al 2012, del comune siracusano di Ferla. Non si può paragonare Gela, con la sua vasta popolazione, ad un piccolo centro di poco più di duemila abitanti”. Lo stato di assoluta precarietà che si vive in molti quartieri e nelle zone balneari, sul fronte del conferimento dei rifiuti, è stato messo in luce da Luigi Di Dio ma anche da Vincenzo Cascino, Salvatore Sammito e dalle esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo, autrici di un altro emendamento circa le eventuali agevolazioni da assicurare alle famiglie virtuose nelle differenziata. Antonino Biundo del Pd ha invece esortato a superare i soli contrasti politici. “E’ inutile attaccare la giunta Fasulo che è stata bocciata e non è più in carica – ha detto – chiedo invece al sindaco Domenico Messinese di spiegare a tutti cosa stia facendo per risolvere l’emergenza rifiuti”. Il capogruppo dell’Udc Giovanni Panebianco ha chiesto al sindaco di intervenire con la stessa solerzia dimostrata nello scontro, a suon di ordinanze, con Caltaqua. Il parere contabile negativo sul maxi emendamento, però, ha stoppato i lavori.
E’ scontro anche sugli ombrelli. La seduta si era aperta con una serie di comunicazioni da parte del presidente Alessandra Ascia. E’ stata proprio lei a chiedere al sindaco di riferire in merito al flop dell’installazione in centro storico degli oramai arcinoti ombrelli colorati, letteralmente spazzati via dal vento. Il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta ha chiesto precisazioni in merito, così come l’indipendente Carmelo Casano. La scelta di aprire i lavori con la questione degli ombrelli colorati, però, ha fatto storcere il naso a molti consiglieri. Tra i più critici, Angelo Amato del Movimento cinque stelle e Guido Siragusa del Polo Civico. Era il caso di aprire i lavori con gli ombrelli mentre la città rischia un’emergenza rifiuti più lunga delle previsioni? In ogni caso, il sindaco Domenico Messinese, affiancato in aula dall’assessore Fabrizio Morello, ha scelto di non rispondere.