Gela. Nella fase più difficile di tutta la sua sindacatura, l’avvocato Lucio Greco si trova a fronteggiare anche una situazione finanziaria dell’ente che nel corso dell’incontro convocato prima della seduta di consiglio comunale è stato ribadito essere “molto difficile”. Il sindaco, come abbiamo già riferito, ha voluto informare tutti i consiglieri comunali, senza distinzione tra maggioranza e opposizione. In aula, proprio questa sera, arriva una prima variazione d’urgenza del bilancio che equivale ad una prova sul campo, anche politica. Insieme al sindaco, alla riunione hanno partecipato il segretario generale Loredana Patti e il consulente che sta dando un supporto nella verifica dei conti, il dottor Calogero Centonze (che ha già collaborato con altri enti siciliani). Sembra che allo stato non sia possibile escludere una procedura di predissesto o di dissesto, che aprirebbe ad interventi di riequilibrio sicuramente gravando sulla quotidianità amministrativa ma anche su tante procedure in atto, di consistente importanza. Alla convocazione del sindaco ha riposto una parte dell’opposizione di centrodestra. C’erano il forzista Rosario Trainito, gli esponenti di Fratelli d’Italia Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti (presidente della commissione bilancio) e il leghista Emanuele Alabiso. Hanno partecipato, sul fronte della maggioranza, gli autonomisti Valeria Caci e Diego Iaglietti, i consiglieri di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli e Marina Greco, il centrista Salvatore Incardona e il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Sarà difficile riuscire a rispondere in tempi stretti alle tante criticità indicate nel parere negativo al bilancio rilasciato ormai diverse settimane fa dai revisori dei conti dell’ente. Il sindaco, negli ultimi giorni, è tornato a chiedere “responsabilità”, appellandosi sia alla maggioranza che all’opposizione.
Sono in atto tentativi di rimettere in sesto una coalizione, anche “emergenziale”, che possa affrontare le difficoltà economico-finanziarie dell’ente e arrivare a fine mandato, per non compromettere gli equilibri del municipio. L’enorme incognita del bilancio e degli atti finanziari è sicuramente il peso maggiore che il sindaco deve sostenere, nonostante abbia più volte ribadito che la situazione attuale sia stata ereditata, a causa di quanto fatto dalle precedenti amministrazioni.