"Sit-in va bene, denigrano nostro lavoro in cerca di spazi", Caci: "Ricordino norma royalties non votata"
Gli autonomisti dell'Mpa sono ancora una volta croce e delizia in una maggioranza, che domani terrà un sit-in innanzi all'ospedale “Vittorio Emanuele”
Gela. La vertenza sanità, certamente non nuova per un contesto cittadino che soffre gli effetti di carenze in tema di servizi di base, è sempre più divisiva. Era difficile ipotizzare che si potesse concretizzare un fronte bipartisan, davanti alla rete ospedaliera regionale, sostenuta, quasi per intero, dal centrodestra, e avversata dal centrosinistra, che è parte prevalente nel “modello Gela” del sindaco. Proprio nell'alleanza del primo cittadino, si va anche oltre. Il caso del piano ospedaliero regionale, che ieri ha incassato il parere favorevole della commissione salute dell'Ars, provoca ripercussioni, più o meno latenti. Gli autonomisti dell'Mpa sono ancora una volta croce e delizia in una maggioranza, che domani terrà un sit-in innanzi all'ospedale “Vittorio Emanuele”. Il sindaco Terenziano Di Stefano, come abbiamo riportato ieri, non vuole schermaglie politiche tra i suoi e tiene particolarmente al rapporto con l'Mpa, che in Regione sta nel governo Schifani. Ieri, dopo la giornata palermitana, il sindaco non ha mancato di citare l'azione dei gruppi di opposizione, Pd e M5s, e quella dell'Mpa. Hanno presentato osservazioni specifiche quanto alla vicenda dell'ospedale “Vittorio Emanuele”. “Il sit-in di domani? Per noi, non c'è nessun problema – spiega il riferimento territoriale Mpa Rosario Caci – come ha detto il sindaco, serve a mantenere alta l'attenzione sulla nostra città. Non è contro qualcuno”. Gli autonomisti ci saranno, questa pare l'intenzione, seppur tra gli alleati c'è chi bacchetta pesantemente il centrodestra del governo regionale, senza fare troppe distinzioni di sorta. “Io mantengo costanti interlocuzioni con il sindaco – aggiunge Caci – dispiace che qualcuno cerchi di denigrare il nostro lavoro, anche sulla questione della rete ospedaliera regionale. Il sindaco sa bene cosa abbiamo fatto e quali contatti abbiamo attivato. Il nostro parlamentare regionale in commissione salute, Giuseppe Lombardo, è stato molto chiaro. L'Mpa è un ponte importante con il governo regionale e probabilmente qualcuno dovrebbe apprezzare molto di più quello che portiamo avanti su più fronti. Se c'è chi attacca solo perché ha bisogno di spazi o di visibilità o magari nella prospettiva delle prossime regionali, se ne faccia una ragione. Il sindaco, che fino a prova contraria decide i processi politici e amministrativi, è informato su quello che stiamo facendo, in silenzio e sempre seguendo il nostro modus operandi”. Il voto di ieri in commissione Ars, con l'Mpa che ha espresso parere favorevole alla rete ospedaliera ma con le osservazioni su Gela, per chi non vede di buon occhio il doppio livello dei lombardiani, è una riprova del loro posizionamento. “Noi lavoriamo sempre per il territorio e per la nostra città – continua Caci – le osservazioni proposte dal nostro deputato non si esauriscono in commissione. Siamo certi che anche l'assessore Faraoni abbia volontà di svilupparle. Da un punto di vista tecnico, posso dire che questo procedere per compartimenti stagni non mi piace. Non si può definire una rete ospedaliera senza collegarla a quella territoriale e a tutto ciò che ne consegue. Però, abbiamo avanzato proposte. Se c'è chi ci critica per il voto in commissione, allora io stesso dovrei ricordare che forze di centrosinistra non votarono la legge finanziaria, che conteneva le norme sulle royalties, destinate alla città. Onestamente, non mi interessa fare polemiche, siamo impegnati in altro e sappiamo che il sindaco apprezza il nostro contributo”.
In foto il riferimento Mpa Rosario Caci
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