Sit-in sulla "Gela-Butera", i pendolari contro la provincia: "Frane dimenticate"

Butera. “La strada provinciale “8” Gela-Butera continua a franare”. A lanciare l’ennesimo grido di disperazione sono i numerosi pendolari e operatori costretti a percorrere la sp8 anche quattro volte al giorno. Per accendere i riflettori su una vicenda che va avanti da oltre quattro anni è stato promosso un sit-in di protesta nei pressi della frana il cui transito viene regolato a sensi alterni da un impianto semaforico.

“La pioggia di questi giorni ha peggiorato la situazione – accusa Benedetto Carluzzo, operatore sanitario e pendolare – Ci sono problemi di sicurezza per l’incolumità di tutti, compresi noi pendolari. Il nostro è un grido inascoltato che va avanti da troppi anni”. Lo stesso Benedetto Carluzzo ha fatto ricorso ai social per raggiungere quanti più pendolari e invitarli al sit-in di protesta promosso per sabato (20 cm) mattina alle 11.

“Se mi autorizzassero interverrei ancora una volta con fondi privati – incalza Salvatore Di Trio, imprenditore – La sp8 è troppo pericolosa ma indispensabile a garantire un collegamento veloce tra i comuni di Gela e Butera. La frana risale a quattro anni fa altri smottamenti si erano registrati anche prima – conclude Di Trio – Vogliamo un intervento risolutore. Gli addetti si limitano a posare asfalto su una sede stradale ormai franata”.