Gela. In attesa di vedere avviati i lavori del Museo del mare, una delle tante incompiute locali, dalla Regione arriva un bando, per circa venti milioni di euro. Consentirà di realizzare sistemi di efficientamento energetico nei siti archeologici e storici dell’intera isola. In totale, sono novantacinque. Nell’elenco stilato a Palermo, ci sono l’Antiquarium iconografico, le mura Timoleontee, il museo regionale e l’area di Bosco Littorio. Verrà definito un accordo con un gruppo privato del settore, che otterrà una parte dei ricavi dai risparmi energetici nei siti della Regione.
“Da questa strategia pluriennale, ma subito vincente, che accomuna risparmio di denaro pubblico e rispetto dell’ambiente – ha sottolineato il governatore siciliano Nello Musumeci – non poteva certamente restare escluso quel grande patrimonio immobiliare che contribuisce ad alimentare il turismo nella nostra Isola. Abbattere i costi energetici in questi luoghi significa, infatti, migliorarne il comfort e, di conseguenza, ampliare la fruizione da parte del pubblico. Al loro interno sarà creato un microclima ideale per il visitatore ma, soprattutto, per la conservazione ottimale delle preziose opere d’arte che custodiscono”. La manutenzione dei nuovi sistemi di illuminazione, degli impianti di climatizzazione, di quelli fotovoltaici e di tutte le tecnologie impiegate, sarà a esclusivo carico del partner privato. E’ previsto l’abbattimento annuo del 48 per cento del consumo energetico che passerà da sette milioni e mezzo a tre milioni e 900 mila chilowattora. “In termini di inquinamento – ha proseguito il presidente della Regione – significherà immettere nell’aria oltre quattordicimila tonnellate di Co2 in meno. E’ come se piantassimo in Sicilia sessantamila alberi, creando un polmone verde a beneficio della nostra terra e delle future generazioni che potranno in tal modo vivere in un ambiente più salubre”.