Gela. La presenza del Pd alla riunione di questa sera indetta dal sindaco Lucio Greco non era affatto in discussione e l’aveva anticipata il consigliere del partito Gaetano Orlando. I dem si confronteranno con il primo cittadino, dal quale presero le distanze politiche ormai dopo il primo anno di amministrazione, anzitutto sugli atti finanziari. “Quando si fa politica – spiega il segretario Guido Siragusa – penso sia un dovere di tutti rispondere ad una convocazione sul tema degli atti finanziari. Per il resto, confermo quello che ha già dichiarato il nostro consigliere. La situazione rimane molto complessa e già da domani è previsto il dibattito sul Pef del nuovo servizio rifiuti che spero non abbia aumenti da imporre ai cittadini”. Senza novità di sorta, i dem voteranno la mozione di sfiducia che hanno sottoscritto. “Dare più tempo al sindaco per gli atti finanziari? Se ci sarà un accordo ampiamente condiviso dal consiglio comunale non sarà il Pd a dire no. Ma ripeto la situazione è molto difficile e dovrà esserci una condivisione piena del consiglio”. I democratici non intendono fornire vie d’uscita politiche solitarie all’amministrazione e al sindaco, dopo averne pesantemente criticato l’operato. La “tregua” degli atti finanziari si potrà avere solo con un’iniziativa a confini larghi del civico consesso e delle forze politiche.
“Devo dire comunque che accolgo in pieno quanto spiegato dal consigliere Orlando – aggiunge il segretario dem – potremmo scegliere soluzioni alternative alla sfiducia qualora ci fosse un accordo di tutto il centrosinistra, iniziando così a costruire per il dopo Greco”. Senza la concretizzazione di queste “variabili”, il voto dem alla sfiducia sarà quasi dovuto. Il Pd infatti non può permettersi di andare troppo controcorrente rispetto al resto dell’ala progressista che ha già preannunciato un voto favorevole in aula alla sfiducia, nonostante sia “griffata” quasi esclusivamente centrodestra.