Siragusa, “il centrodestra? Diviso e guidato da chi ha appoggiato pure il centrosinitra”

 
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Siragusa parla di "basi solide" per iniziare un rapporto politico con il M5s

Gela. La “crisi” interna del centrodestra locale? Era più che prevedibile, almeno secondo il consigliere comunale dem Guido Siragusa. Negli ultimi giorni, quelli di centrodestra non se le sono mandate a dire. Forzisti, salviniani, esponenti di Energie per l’Italia, liberali e Fratelli d’Italia hanno messo spalle al muro i loro alleati, almeno sulla carta. I fedelissimi di Nello Musumeci, in consiglio comunale sotto il logo di DiventeràBellissima, avrebbero infatti avuto pesanti responsabilità nel far saltare la discussione sulla mozione di sfiducia, con Giovanni Panebianco che, alla fine, ha scelto di ritirare la firma all’atto, targato appunto centrodestra. Addirittura, si muovono le ombre di “prebende” che avrebbero convinto pochi “killer” ad “ammazzare” la sfiducia. “Nel centrodestra locale, e l’ho sempre sostenuto – dice Siragusa – c’è un problema di fondo. E’ un gruppo politico portato avanti da esponenti che non arrivano affatto da tradizioni di destra, anzi. Basta fare attenzione, per accorgersi che diversi leader locali del centrodestra, solo fino a qualche anno fa, sostenevano governi cittadini di centrosinistra o militavano in movimenti e partiti, certamente non di centrodestra. Questo è un problema che si trascinano da tempo e che non li porterà mai alla vittoria. Hanno voluto blindare la mozione di sfiducia, marcandola solo con l’effigie di centrodestra. Così facendo, sono riusciti a trasformare un rospo politico, ovvero il sindaco Domenico Messinese, in un principe. L’hanno rafforzato. Puntavano sulla mozione di sfiducia per avere un ritorno elettorale. E’ stata una scelta del tutto sbagliata e non è la prima volta”.

“Si spostano indifferentemente a destra e a sinistra”. Il centrodestra, quindi, sarebbe zavorrato da troppi “tornacontisti” politici, pronti a spostarsi a destra e a sinistra, in base alle sirene elettorali e ai possibili risultati. “Il vento elettorale, adesso, spira verso il centrodestra e, quindi, tanti si muoveranno in quella direzione – continua Siragusa – se non sbaglio, questo processo è già in atto”. Allo stesso tempo, l’attuale centrosinistra, almeno in città, non sembra in condizioni di approfittare dei “lunghi coltelli” dei rivali. “Prima di tutto – conclude il consigliere dem – dovremmo capire chi sta nel centrosinistra. Sicuramente, il Pd è l’unico partito strutturato in città e lo dimostra anche davanti alla vicenda delle candidature alle prossime politiche di marzo. Sicilia Futura va valutata in base alle decisioni che verranno assunte dai loro leader. Crocetta, al momento, è piuttosto difficile da interpretare. La sinistra radicale? Credo sia fin troppo massimalista e isolata. Diciamo che il centrosinistra è un personaggio in cerca d’autore e dopo le politiche di marzo, comunque, usciranno altre novità”. Debolezze a destra e incertezze a sinistra, due condizioni che fanno dormire sonni tranquilli al sindaco Domenico Messinese, che ha superato ben due mozioni di sfiducia nell’arco di pochissimi mesi, senza fino ad ora schierarsi ufficialmente, ad eccezione della poco gloriosa esperienza del supporto ad Alternativa Popolare, deceduta politicamente subito dopo le regionali.

1 commento

  1. Sig Siracusa non dimentichi cosa ha fatto il PD nel 2010 quando vi erano candidati Fasulo -speziale ,si dicevano parole dal balcone, consiglieri delbpd candidati contro il PD,sibguardi la sua pupilla prima di guardate la trave negli occhi degli altri.

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