Gela. La prima reazione al non rimpasto del sindaco Fasulo arriva dall’Udc. Guido Siragusa, capogruppo dello scudo crociato, non si scandalizza più di tanto se la giunta è rimasta così com’era.
E’ invece preoccupato e arrabbiato per il fatto che ad inizio agosto non ci sia traccia del bilancio di previsione. Nulla di nuovo, si potrebbe obiettare, visto che da decenni rappresenta la normalità. Siragusa però la pensa diversamente. “Mancano tutti gli atti propedeutici al bilancio di previsione – dice – in consiglio comunale non è arrivato nulla. Non c’è traccia del piano triennale delle opere pubbliche e non sappiamo quali sono le direttive di questa amministrazione comunale. Vorremmo intanto sapere su quale maggioranza di appoggia il sindaco e quali sono i suoi atti”.
Siragusa entra anche nello specifico del bilancio che non c’è. “Malgrado tutto quello che si dice sulla crisi – sottolinea il capogruppo dell’Udc – negli ultimi quattro anni l’amministrazione comunale ha incassato circa trenta milioni dalle royalties petrolifere. Vorrei capire come sono stati utilizzati. Lo scorso anno è stato detto pubblicamente che una parte di questi fondi sarebbero stati destinati ad opere e progetti di natura ambientale. Non mi pare che questo sia accaduto”.
La rimodulazione delle deleghe non lo scompone più di tanto. “Al novello assessore all’Industria – prosegue – chiedo di mettere in campo incentivi per aiutare le piccole e medie imprese, sfruttando proprio una parte delle royalties. Se invece aumentiamo Tares e Imu le aziende riceveranno la mazzata finale”.
Il giudizio sulla soluzione della crisi non può che essere critico. “Il vero vincitore è l’onorevole Federico – si è sistemato i problemi del suo partito, togliendosi un assessore scomodo e mantenendo tre ruoli chiave in giunta. Fossi del Pd mi preoccuperei e non poco. Se dopo il documento politico il peso è questo non c’è da stare allegri. La mia idea personale è quella di creare una alternativa politica a questa alleanza”.