Gela. “Una situazione molto grave e dagli assessori della giunta mi sarei aspettato considerazioni molto più circostanziate, anzitutto sul bilancio”. Il segretario cittadino dem Guido Siragusa non trova fondate le risposte che gli assessori della giunta Greco (ad eccezione della forzista Nadia Gnoffo) hanno fornito dopo le critiche del segretario provinciale dem Peppe Di Cristina. “Le considerazioni espresse da Di Cristina sono più che legittime – dice Siragusa – dagli assessori mi sarei atteso risposte serie e non quasi una sorta di scherno. Trovo assurdo che si diano responsabilità a sindaci che hanno governato la città oltre dieci anni fa. Invece, starei molto attento al contenuto del parere negativo dei revisori, che bocciano nel merito e nel metodo il bilancio di previsione. In tutti gli anni di esperienza all’assise civica e nella politica locale non mi era mai capitato un bilancio con parere negativo. E’ questo il vero tema. Mi sembra che gli assessori stiano sottovalutando la questione”. L’esponente dem non vede piani B per la giunta. “Quel parere negativo non dà spazi di manovra – aggiunge – è inutile che gli assessori cerchino di deresponsabilizzarsi, scaricando la colpa su altri. Le royalties continuano ad essere destinate ad altro. Si continua a sbagliare e uso un eufemismo. Perché non si considera il debito Ato? In bilancio ci sono voci di entrata che riguardano l’urbanistica ma anche i parcheggi, in quest’ultimo caso per 322 mila euro. Ma siamo sicuri che queste somme ci siano? Non dimentichiamo che lo schema di bilancio è stato approvato dalla giunta, che in questo modo se ne assume la responsabilità”. I dem locali ormai da tempo sono proiettati oltre l’esperienza amministrativa del sindaco Greco. “Il Pd ha poco da collaborare con questa giunta – spiega ancora Siragusa – la scorsa settimana, durante la segreteria del partito, è stato deciso di lavorare per rafforzarlo. Alle alleanze penseremo dopo. Il campo di riferimento è quello progressista, questo ormai è evidente”.
Il segretario provinciale Di Cristina, a sua volta, mette in risalto quelle che considera chiare difficoltà politiche dei pro-Greco. “Il sindaco si è schierato con il centrodestra, che ora lo vuole sfiduciare – dice – perché gli assessori-impiegati non dicono nulla su questa vicenda? Sottobanco non ho mai chiesto nessun tipo di appoggio politico al sindaco. L’ho fatto alla luce del sole. Così come ho detto, in campagna elettorale, che Greco ha tradito il patto civico con i suoi elettori, visto che si è schierato con il centrodestra, che appunto ora lo vuole sfiduciare. Se fossi negli assessori-impiegati del sindaco, inizierei ad interrogarmi seriamente sulle conseguenze morali di quello che sta accadendo. Non si è mai vista una città rischiare il predissesto, nonostante usufruisca delle royalties estrattive”. Il segretario provinciale pone anche degli interrogativi per il futuro più immediato. “I falsi civici che si sono schierati alle regionali e gli altri alleati di Greco sono pronti a firmare l’intesa per ricandidarlo? Oppure sono solo addetti stampa del primo cittadino e quando lui chiama loro devono rispondere sì?”, aggiunge. Neanche sulle responsabilità del passato, sollevate dai pro-Greco, Di Cristina è in linea con quanto riferito dalle stanze di Palazzo di Città. “Se non sbaglio con il sindaco Greco ci sono diversi esponenti che sono stati molto vicini sia all’ex sindaco Fasulo, del quale ero rivale all’interno del partito, sia a Crocetta. Dovrebbero anzitutto riflettere sul fatto di trovarsi in mezzo ad un fallimento politico e amministrativo”, conclude. I dem confermano di essere su una sponda politica sempre più distante da quella dell’attuale maggioranza dell’avvocato Greco e di fatto stanno già aprendo la strada per le prossime amministrative.