Sindaco, le racconto una storia

 
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Un signore quasi settantenne decide, dopo esserne stato lontano per alcuni anni, di tornare a frequentare la spiaggia e il mare della sua città.

Ebbene, qualche settimana fa, munito di cappellino e di costume, imbocca per la prima volta la passerella di cemento nei pressi del lido di Macchitella, per raggiungere la spiaggia. La prima cosa che vede è un giovane che fa jogging sul bagnasciuga, mentre un branco di cani randagi lo punta e lo insegue. Il ragazzo si salva entrando in acqua e allontanandosi dalla riva a distanza di sicurezza.

Da quel giorno, questo signore decide di scendere a mare munito regolarmente di una spranga di ferro. Si è accorto il giorno dopo che altri bagnanti, benché muniti di bastone, scendevano a mare con l’incubo di vedere improvvisamente spuntare il branco selvaggio. Questo signore, dunque, come ha fatto nei giorni precedenti, anche ieri mattina, ventisette agosto, poco dopo le otto, imbocca la passerella per raggiungere la spiaggia, quando improvvisamente si accorge di due cani accovacciati ai margini laterali della passerella. Con fare circospetto e con aria noncurante, decide di proseguire, quando improvvisamente i due animali decidono di attaccarlo. Mentre gli corrono incontro i due cani, ne emergono altri cinque da dietro un grosso cespuglio e forsennatamente corrono per dare manforte ai primi due che intanto si sono a lui di molto avvicinati con le bocche spalancate. Non avendo altre possibilità, il signore decide ugualmente di affrontarli andando loro incontro brandendo la spranga di ferro e urlando come quando un soldato avanza per farsi coraggio.

Riesce miracolosamente a fermare la loro corsa continuando a brandire la spranga e ad avanzare per farli allontanare, dopo che ne aveva persino colpito uno di striscio. Ma loro, ostinatamente, non solo non si allontanano ma si appostano ad un lato della passerella, mugugnando e per nulla domi. Ma il signore decide di proseguire fino alla spiaggia, dove un cercatore di telline che trascina la sua piccola draga, gli racconta che mezz’ora prima anche lui è stato fatto oggetto di attenzione da parte dei cani, nonostante che fosse già in acqua.

Dopo un quarto d’ora circa, presumibilmente chiamati da qualcuno degli abitanti delle palazzine prospicienti la passerella, giungono sul posto tre agenti di polizia armati di manganelli, verificando l’effettivo pericolo che incombe sulla gente, tanto più che i cani si sono appollaiati su una piccola duna a pochi metri a mo’ di sfida. Questo signore racconta quindi agli agenti l’avventura che poco prima lo ha visto protagonista e li esorta ad avvertire chi di competenza per risolvere l’annoso problema.

Lo sa, sindaco, chi è stato il protagonista involontario dell’avventura che le viene narrata? Semplicemente, il sottoscritto! Le è piaciuta la sceneggiatura? Immagini, sindaco, se al mio posto ci fosse stato un bambino o una delle tante persone in età piuttosto avanzata, che giornalmente frequentano la spiaggia! Ora, mi pare che il problema del randagismo le sia noto sin dal giorno del suo insediamento sullo scranno di primo cittadino. Fatto incontestabile è che lei e l’amministrazione che presiede non avete saputo, per inadeguatezza o per motivi a me sconosciuti, salvaguardare la salute fisica e psichica di tanti cittadini. E se questi sono i risultati della sua amministrazione, che nel frattempo non ha certo brillato nell’affrontare altre questioni in fondo banali o di poco conto, mi chiedo cosa dovranno aspettarsi i cittadini quando dovranno essere affrontati i grandi problemi che attanagliano questa città.

Intanto il sottoscritto, avendolo votato al ballottaggio perché si attuasse il tanto agognato cambiamento, si riserva la possibilità di intervenire nel dibattito pubblico per mettere in controluce i mostruosi problemi che dilaniano la città e, se possibile, dare qualche indicazione perché dal baratro in cui culturalmente, socialmente ed economicamente essa è precipitata, si possa ancora salvare qualcosa che non sia effimero.

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