Sicilia Futura spaccata, Giudice sta con Ventura: “La posizione del partito è quella del capogruppo”

 
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Il segretario cittadino Francesco Giudice e il capogruppo Giuseppe Ventura

Gela. Che in Sicilia Futura ci sia oramai una frattura politica insanabile, è chiaro da settimane. Da una parte, il capogruppo Giuseppe Ventura e i due consiglieri Antonino Biundo e Cristian Malluzzo; dall’altra, invece, il vicepresidente della commissione sviluppo economico Sandra Bennici. Se Ventura, Biundo e Malluzzo stanno all’opposizione della giunta, Bennici invece è stata tra le prime ad aprire la strada della collaborazione con la giunta del sindaco Domenico Messinese. L’ex Polo Civico è andata anche oltre, chiedendo apertamente le dimissioni del capogruppo Ventura. Insomma, i futuristi si sono scissi in due, ma sotto le stesse insegne. Per lunedì, è stato fissato un vertice che dovrebbe servire a fare chiarezza e non si escludono toni da “conflitto” finale. Ventura non ha assolutamente gradito le scelte della Bennici, chiedendo che si prendano decisioni ufficiali. “Sicilia Futura è un partito vivo, noi ci siamo – dice il segretario cittadino Francesco Giudice – ho avuto interlocuzioni anche con i responsabili regionali. La posizione del partito è quella del capogruppo Giuseppe Ventura. Non ce ne sono altre. Se qualcuno non concorda con la linea, lo può far rilevare agli organismi del partito, nelle sedi opportune. Per noi, vale quanto deciso a luglio di un anno fa. Siamo opposizione ad una giunta disastrosa. la città ha problemi enormi e dobbiamo concentrarci su quanto sta accadendo”. Il segretario, quindi, sta con Ventura e con l’opposizione alla giunta del sindaco.

Qualcuno è di troppo…Un chiaro messaggio indirizzato al consigliere Sandra Bennici, che invece anche negli ultimi giorni, dopo aver partecipato alla presentazione del progetto di gasdotto Italia-Malta, ha ribadito la scelta della collaborazione. “La politica non può essere assente ingiustificata – ha spiegato – ma deve elevarsi al di sopra degli schieramenti o dei personalismi e agevolare i percorsi che possano portare alla ripresa economica della città, ritornando ad avere quella dignità che una politica sbagliata le ha tolto”. A questo punto, qualcuno è di troppo tra le fila dei futuristi. Il vertice di lunedì dovrebbe servire a diradare le nebbie, ma è chiaro che se passasse la linea Ventura-Giudice, allora il gruppo a sostegno di Sandra Bennici potrebbe pensare ad altre mosse. Dietro le quinte, almeno per ora, c’è ancora il Pd (prima casa politica di molti futuristi locali), che potrebbe diventare l’approdo alternativo dopo un eventuale naufragio del progetto politico dell’ex ministro Salvatore Cardinale.

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