Gela. La crisi idrica dovuta alla siccità e l’assenza sul territorio di dighe veramente efficienti non sono punti che si possono trascurare, in questo frangente. Il consigliere comunale Rosario Trainito ritiene che vada attivato il cammino che conduce al dissalatore. Un sistema che in passato è stato presente in città ma che è poi stato dismesso. In Regione si discute della riattivazione, anche per impianti analoghi in Sicilia. “In merito alla situazione di enorme siccità legata alla scarsa presenza di acqua nel comprensorio, oggi paghiamo le scelte scellerate della dismissione dei dissalatori – dice il consigliere – bisogna immediatamente attivarsi affinché riparta un impianto destinato alla dissalazione. È l’unica soluzione per risolvere il problema della crisi idrica. Il servizio dell’acqua pubblica nei prossimi mesi in Sicilia verrà messo a dura prova mentre aumentano le tariffe e diminuisce la capacità di offrire risposte convincenti di medio-lungo termine per risolvere il problema. Il dissalatore viene usato in maniera efficiente nei paesi iberici, avendo una grande funzionalità per tutto quel territorio.
Supera anche il problema dell’inquinamento scaturito dallo smaltimento della salamoia”.
Il presidente della commissione ambiente e sanità richiama i passi in avanti fatti da questa tecnologia. “Oggi il processo è molto più semplificato, con un bassissimo rischio. L’acqua diventa sempre più scarsa e bisogna che la politica locale si faccia sentire alla Regione, affinché Gela possa uscire rapidamente dal problema”, conclude.
Se avessero sistemate le dighe oggi non saremmo in emergenza