Gela. L’inchiesta giudiziaria che ha condotto i militari della guardia di finanza fin dentro le stanze del municipio segue solo di poche ore a quanto accaduto in consiglio comunale. I grillini chederanno gli atti. I componenti della commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti, lunedì sera, hanno illustrato le conclusioni della loro attività di verifica sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Sono emerse anomalie, principalmente rispetto all’eccessivo ripiego sui servizi extracontrattuali e alla relativa massa di debiti fuori bilancio. Tra i primi ad avanzare dubbi, i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle, tra i fautori della stessa commissione di indagine. “Il fatto che la magistratura e le forze dell’ordine stiano verificando diversi aspetti gestionali – spiega il consigliere grillino Virginia Farruggia – ci conforta rispetto a quanto da noi già sollevato pubblicamente. Adesso, siamo pronti a chiedere l’accesso agli atti sul fronte delle proroghe concesse a Tekra. Il servizio, almeno inizialmente, doveva avere durata semestrale ma le proroghe si sono susseguite. L’amministrazione comunale del sindaco Domenico Messinese, stando agli atti a nostra disposizione, sta perseguendo la stessa linea della precedente giunta. E’ sufficiente, del resto, soffermarsi sui ruoli dirigenziali, ma non solo, per comprendere tante cose”.
“Non mettiamo nessuno alla gogna”. Intanto, il sindaco Domenico Messinese, almeno per il momento, esclude provvedimenti rispetto all’inchiesta della magistratura e della guardia di finanza. “Valuterò tutti gli atti – dice – ma, soprattutto in questo momento, non mi va di mettere nessuno alla gogna. Dal momento del nostro insediamento, stiamo facendo rispettare tutti le norme in materia di gestione rifiuti e il contratto viene attuato scrupolosamente”.