Sfratti IACP, "mi hanno murato la porta, vivo nel pianerottolo"

La porta della abitazione della signora Patrizia di Stefano è stata murata, nonostante il marito sia invalido al 100% e abbia una minore a carico.

01 dicembre 2025 12:32
Sfratti IACP, "mi hanno murato la porta, vivo nel pianerottolo" -
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Gela. Situazione drammatica nel quartiere Settefarine, dove una famiglia , sfrattata dalle palazzine IACP, da oltre un mese vive fuori dalla propria abitazione. Una vicenda che sta assumendo contorni sempre più gravi, tra segnalazioni di condizioni al limite della dignità e accuse rivolte all’ente per l’edilizia popolare.

Il caso riguarda una donna che denuncia di essersi vista murare la porta di casa, rendendo impossibile ogni accesso all’appartamento. All’interno viveva con il marito, invalido al 100%, e con quattro figli tra cui una minorenne. La famiglia, pur in condizioni economiche precarie, avrebbe tentato di mettersi in regola iniziando a pagare le prime rate dei circa 20 mila euro richiesti per sanare la propria posizione abitativa.

Nonostante questo, la porta dell’alloggio sarebbe stata sigillata con mattoni e cemento. Senza alternative e senza un luogo dove andare, la famiglia vive ormai sul pianerottolo, all’interno del condominio, affidandosi alla solidarietà dei vicini, che forniscono cibo, coperte e assistenza quotidiana.

Il gesto di murare l’ingresso, oltre a suscitare indignazione nel vicinato, ha sollevato interrogativi sulla gestione degli sfratti e sull’assenza di soluzioni abitative alternative, soprattutto nei casi in cui siano coinvolti soggetti fragili come disabili e minori.

Abbiamo provato a contattare lo IACP senza ottenere risposta. Rimaniamo a completa disposizione per una eventuale replica o chiarimento.

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