Gela. Tra i tanti ritardi che hanno contraddistinto l’ex giunta Messinese c’è sicuramente quello sugli atti finanziari. Il sindaco appena sfiduciato e la sua giunta quater prima di lasciare il municipio non sono riusciti a far arrivare in aula neanche il consuntivo 2017. A Palazzo di Città, per questa ragione, si è appena insediato il commissario nominato dalla Regione. Il consuntivo doveva essere approvato non oltre il 30 aprile. I tempi sono stati sforati e adesso in municipio non c’è più una giunta. Il funzionario ha provveduto a dettare i tempi di approvazione ma senza un’amministrazione comunale e senza un consiglio (in attesa della nomina dell’altro commissario che verrà scelto sempre dalla Regione), tutto rischia di fermarsi. Il commissariamento, poco prima della sfiducia, è stato imposto anche per il bilancio di previsione 2018, perso nei meandri del municipio.
Sul Comune, inoltre, grava la mancata approvazione delle misure correttive imposte dalla Corte dei Conti. La giunta, il giorno prima di congedarsi, ha provveduto ad approvarle (dopo mesi). Con la sfiducia, però, il testo non è arrivato in consiglio comunale per la valutazione finale.