Gela. La sfiducia siglata centrodestra non potrà fare a meno del supporto dei meloniani. In aula consiliare, il loro è il gruppo più nutrito, anche se devono rinunciare al poker, causa indisponibilità a tempo indeterminato del consigliere Giuseppe Caruso, che tra gli scranni e nelle commissioni non si è mai visto (lavora fuori dalla Sicilia). Il tavolo convocato dal sindaco Lucio Greco qualche riflessione in più la sta facendo emergere. E’ probabile che il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera alla fine decida di partecipare. Però, gli esponenti di FdI vogliono anzitutto valutare con attenzione e domani mattina è prevista una riunione interna al gruppo consiliare, con la presenza del coordinatore. Quasi impossibile che i consiglieri della Meloni possano indietreggiare, magari ritirando le firme già apposte. La situazione finanziaria dell’ente e la necessità dei correttivi richiesti dalla Corte dei Conti sono però variabili da non prendere sottogamba. La sfiducia del centrodestra, sulla carta, dovrebbe essere la prova generale per l’alleanza in vista delle prossime amministrative. Si lavora ad un progetto alternativo a quello della giunta Greco. Anche tra le fila del partito locale qualche dubbio c’è sempre stato, anzitutto rispetto alle mosse degli alleati.
Tutti guardano alle strategie degli altri. Se la sfiducia trovasse i voti giusti in aula, il centrodestra metterebbe fine anticipatamente all’esperienza amministrativa di un sindaco che ormai da mesi spiega di rivedersi nelle posizioni del presidente della Regione Schifani e che annovera in giunta assessori, quasi tutti espressione di aree di centrodestra. Probabilmente, in un periodo tanto convulso, si guarderà alla situazione dei conti e alla necessità di non peggiorare lo stato dell’arte, con i magistrati palermitani che attendono i correttivi (oggi è arrivata l’ufficialità della proroga del termine). Le decisioni dei meloniani peseranno, indipendentemente dalla strada che si deciderà di percorrere.