Gela. La settimana che arriva potrebbe essere decisiva.
Quella che porterà necessariamente alle prime decisioni. Tutti dovranno uscire allo scoperto. Intanto i fratelli Mendola, che sono i proprietari del Gela e che torneranno in città in attesa di incontrare l’amministrazione. I Mendola sono combattuti. L’anno trascorso accanto ad Angelo Tuccio gli ha permesso di conoscere un mondo nuovo, lasciandosi coinvolgere. Hanno i mezzi economici e imprese amiche del nord Italia disposte a sponsorizzare il Gela, ma da categorie superiori alla serie D. E per vincere un campionato di quarta serie servono investimenti importanti. Continuare con un altro socio forte sarebbe importante, come lo era Angelo Tuccio per carisma, relazioni, attaccamento. Al Comune vengono chiesti impegni sull’utilizzo dello stadio e garanzie temporali sulla realizzazione del progetto inserito nel Patto per il Sud. Pur sapendo che serviranno 2-3 anni (dal progetto esecutivo all’affidamento dei lavori alla sua realizzazione) avere certezze significherebbe programmare.
Programmazione che Tuccio ha garantito pur tra alti e bassi nei suoi undici anni di gestione ma sempre con una passione smisurata.
Venerdì sera sit in in tono minore davanti piazza municipio degli ultrà. Una trentina quelli che in silenzio hanno esposto uno striscione proprio davanti l’ingresso del palazzo di città con la scritta “il calcio non deve morire”. Li ha incontrati l’assessore allo Sport Rocco D’Arma, che ha assicurato che l’amministrazione si sta interessando. Diversi i nomi che circolano ma uno, non gelese, sembra quello maggiormente accreditato. Ce ne sarebbero altri due oltre a Romano e Fraglica, che però non si sono ancora sbilanciati con l’amministrazione.
Ripetiamo, quella che arriva deve essere la settimana della chiarezza. Da parte di tutti. Lo meritano i tifosi, quelli che amano i colori biancazzurri.