Gela. Con tempi, sulla carta decisamente stretti, i sindacati rilanciano il tavolo sul nuovo servizio rifiuti in house, al momento previsto nei Comuni delle “cinque terre” e a Niscemi, centri nei quali dovrebbe partire entro il prossimo 10 gennaio. Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil e quelle di categoria, hanno già inoltrato una richiesta di incontro ai vertici della Srr4 e della società “Impianti Srr”, che ha ottenuto l’affidamento in house. Rimangono irrisolte tutte le principali questioni sull’inquadramento dei lavoratori, che per i sindacati può essere accolto solo a tempo indeterminato. Questa mattina, è stato comunicato anche alla prefettura di Caltanissetta e al prefetto Chiara Armenia. I segretari confederali Rosanna Moncada, Vincenzo Mudaro ed Emanuele Gallo, insieme a quelli di categoria Paolo Anzaldi, Mario Stagno e Filippo Manuella, non si limitano solo alla richiesta di incontro con il presidente della Srr, Filippo Balbo, e con l’amministratore della “Impianti”, Giovanna Picone. Nella comunicazione, infatti, si richiede la presenza dei sindaci dei Comuni dell’ambito. Il chiarimento va fatto prima possibile, anche se le parti sono decisamente distanti e ad oggi Srr4 e “Impianti” hanno sempre escluso che si possa partire con un servizio in house, che consenta assunzioni a tempo indeterminato, come invece richiesto dai sindacati, a gran voce e in tutte le sedi istituzionali.
Ora, si attende un riscontro da Srr e “Impianti”, oltre che dai sindaci. Nonostante manchi poco all’avvio del nuovo servizio, ci sono ancora tanti aspetti da chiarire, mentre anche questa mattina, nella conferenza stampa di fine anno, il sindaco Lucio Greco ha spiegato che il Comune di Gela non intende seguire la soluzione in house. Al tavolo in prefettura, delle scorse ore, hanno partecipato tutti i rappresentanti di Usb, Ugl igiene ambientale, Snalv e Filas.