Gela. La documentazione relativa ai contratti è stata trasmessa dagli uffici della “Impianti Srr” alle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil e alle segreterie di categoria. Sono quelli che dovrebbero essere applicati ai lavoratori del nuovo servizio rifiuti in house. Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil vogliono verificare con attenzione, anche se non sembrano per nulla concordare con l’inquadramento scelto sia dalla Srr4 che dalla “Impianti Srr”. Intanto, dopo l’incontro di ieri con l’amministratore Giovanna Picone e con il presidente Srr Filippo Balbo, i segretari Rosanna Moncada, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro (insieme ai rappresentanti di categoria Paolo Anzaldi, Mario Stagno e Filippo Manuella) hanno deciso di confrontarsi con i lavoratori del servizio. Un’assemblea è stata organizzata per il 13 gennaio, nel cantiere di Mazzarino. C’è ancora forte incertezza e i sindacati sono fermi nel richiedere assunzioni a tempo indeterminato, senza forme contrattuali precarie. Si attendono riscontri anche dall’Autorità anticorruzione, alla quale si sono rivolte alcune sigle sindacali, mettendo in discussione la legittimità del servizio in house.
Solo dopo l’assemblea con i lavoratori, i sindacati ritorneranno al tavolo con i vertici di “Impianti Srr” ed Srr4, che invece vogliono chiudere prima possibile, con l’avvio del servizio in house. Allo stato attuale, sia in città (dove però l’amministrazione comunale sta sondando solo la soluzione della gara autonoma) ma anche nei Comuni delle “cinque terre” e a Niscemi, l’attività continua ad essere svolta in proroga da Tekra.