Gela. L’ennesima proroga del servizio rifiuti in città, in assenza di gare e con le procedure svolte tutte andate deserte, scade a fine mese. La Srr4 lavora ad una nuova procedura negoziata, solo per il lotto di Gela rimasto senza affidamento, mentre per la gara da sette anni ci vorrà più tempo. A Palazzo di Città, intanto, i tecnici del settore ambiente e il dirigente Grazia Cosentino hanno predisposto l’atto che dovrebbe coprire le attività e i relativi costi almeno per i prossimi quattro mesi. L’Autorità anticorruzione si era già espressa sfavorevolmente sull’ipotesi di un “nuovo” contratto con Tekra, l’azienda campana che gestisce il servizio ma che ha più volte spiegato pubblicamente di volerlo lasciare, non ritenendo profittevole proseguire ancora in proroga. Le parti sono arrivate ad un’intesa, che prevede l’aggiornamento del canone “agli indici Foi-Istat” e l’adeguamento del costo del lavoro sulla base “degli indici tabellari previsti dal Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria”. In cifre, i funzionari del settore ambiente hanno disposto la prenotazione di 179 mila euro, per il riallineamento.
Si tratta della differenza tra i canoni precedenti (fissati dal capitolato iniziale) e quelli aggiornati. Un accordo, per un breve lasso di tempo, che in base ai contenuti del provvedimento ha iniziato ad avere decorrenza dallo scorso settembre. Stando ai calcoli, fondati anche sul piano di intervento presentato dai responsabili Tekra, si passa da un canone mensile di 452.877,22 euro ad uno di 493.581,99. L’adeguamento è stato formalizzato e salvo altri pareri contrari, dovrebbe accompagnare il rapporto tra l’azienda e Palazzo di Città almeno fino al prossimo gennaio. Del riallineamento pare siano state informate sia l’Anticorruzione che la Srr4.