Gela. “Un ricatto a danno dei lavoratori”. Il segretario provinciale dell’Ugl igiene ambientale Orazio Caiola non usa la diplomazia sindacale, ma anzi ritiene che quanto sta accadendo per il nuovo servizio rifiuti in house, sia “anomalo”. Le attività sono partite a Butera e Delia, ma il sindacalista invita le altre amministrazioni comunale a non firmare i contratti attuativi. “Le passerelle politiche del sindaco Balbo non ci interessano, anzi, a mio avviso sono imbarazzanti. Confidiamo nel contributo degli altri sindaci, ancora non firmatari dei contratti esecutivi – dice Caiola – ai quali chiediamo ad alta voce di non firmare. Se lo facessero si prendano la responsabilità di far fare contratti a tempo indeterminato con la “Impianti Srr”. Non si può firmare un passaggio di contratto in maniera serena dopo che il presidente-sindaco Balbo ha letteralmente minacciato i lavoratori e anche il sottoscritto, preannunciando querele”.
Per il sindacalista dell’Ugl, sono fondamentali i contratti a tempo indeterminato, che altrimenti non saranno più recuperabili. Parla di metodi, adottati dal presidente della Srr4, Filippo Balbo, contrari “alle politiche del welfare”. “Ci siamo sorbiti atteggiamenti che sul campo democratico sono poco ortodossi. Forzature, silenzi e mancate comunicazioni, che da tempo condanniamo. Il presidente-sindaco di Butera, senza mezzi termini, ha dimostrato – aggiunge – di non aver rispetto delle più elementari regole di diritto del lavoro, in spregio alle politiche sul welfare. Minacciare il non riassorbimento dei lavoratori ha un sapore amaro e denota uno spregiudicato clima ricattatorio volto ad ottenere la firma dei lavoratori e padri di famiglia. Il fatto che i quattordici lavoratori di Butera e Delia abbiano invece già firmato la proposta della “Impianti Srr” non costituisce, per loro, alcun precedente. Se firmassimo la proposta contrattuale della dirigenza della “Impianti Srr” perderemo il contratto a tempo indeterminato, che a nostro avviso sarà difficile da recuperare. Saremo a supporto dei lavoratori in questa fase, anomala, della democrazia del territorio, per ripristinarla”. Sindacato e vertici di Srr4 e “Impianti Srr”, nella vicenda del servizio rifiuti per le “cinque terre” e Niscemi, sembrano ancora molto distanti.