Gela. Non solo la crisi idrica che nelle ultime settimane è stata attenuata, ma non superata del tutto. In città, infatti, ci sono utenti che vivono in zone non raggiunte dalla rete. Il servizio con autobotti, nel tempo garantito sulla base di un preciso disciplinare, è in bilico da tempo, interrotto pure a causa dei vincoli imposti dal dissesto del municipio. Tra gli scranni del civico consesso, già dalla prossima seduta, verrà nuovamente affrontato il punto del regolamento per le forniture, che si era arenato durante la precedente consiliatura.
L’amministrazione comunale, che insieme all’Ati sta lavorando per rendere meno pesante l’emergenza idrica in città (è stata ripristinata una turnazione ogni due giorni anche se alcune zone risentono ancora di ritardi), sta affrontando la questione delle zone non servite dalla rete. C’è già stato un incontro a Palazzo di Città. In settimana, esponenti di giunta e della maggioranza, tra questi l’assessore Filippo Franzone e il consigliere dem Antonio Cuvato, hanno preannunciato che gli sforzi attuali sono rivolti proprio alle aree non servite dalla rete.
Continuo a ripetere : Il nostro Sindaco deve sapere che il vero problema non è l’acqua a giorni alterni,ma la portata ridicola.
Quando è giorno di distribuzione l’acqua arriva ad una velocità assolutamente inadeguata. Pertanto si rende cmq necessario acquistare autobotti per vivere.
Solo nel week end ne abbiamo dovute comprare 2 tra sab e dom. Non se ne può più.