Gela. “Dopo nove mesi non sono stati prodotti atti veri e propri”. Dal Forum dei movimenti per l’acqua pubblica arriva l’ennesimo monito sull’attuale situazione del sistema idrico locale. Anche l’avvento dell’Assemblea territoriale, che subentra all’Ato Cl6, ad oggi non ha cambiato la situazione. I primi passi dell’Ati sono stati mossi appunto nel dicembre dello scorso anno, ma il subentro all’Ato si è rivelato molto più complesso di quello che si ipotizzava. Il tempo che sta trascorrendo si aggiunge ai ritardi che sul territorio ci sono stati per la costituzione dell’Assemblea idrica. Il presidente Massimiliano Conti, a luglio, ha firmato la convenzione con l’Ato per arrivare al passaggio definitivo di consegne. I sindaci dell’ambito hanno anche deciso l’affiancamento dell’Autorità idrica toscana. A luglio, Conti aveva spiegato che l’Ati si sarebbe fatta carico di tutti i rapporti in capo all’Ato idrico, assorbendo il personale e costituendosi nei giudizi. Toccherebbe all’Assemblea sovraintendere l’intero sistema idrico, a cominciare dai controlli sul servizio, che in città continua ad essere inefficiente, con interi quartieri troppo spesso in ginocchio per assenza di forniture.
Il Forum ha sempre sostenuto la linea dello scioglimento del contratto con Caltaqua e il ritorno alla gestione pubblica. Conti, anche al consiglio comunale di Gela, ha spiegato che a tutela dei circa sessanta milioni di euro di investimenti sul territorio, in questa fase lo scioglimento potrebbe rivelarsi una mossa fin troppo azzardata. Il Forum attende provvedimenti concreti dall’Ati e una forte presa di posizione nei confronti del gestore privato.