Sequestro Trubia, nominato un nuovo amministratore: consulente in aula sui beni

 
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Gela. Si protrarrà ancora l’attività istruttoria dei giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta, chiamati ad esprimersi sul provvedimento di sequestro dei beni dell’allevatore Maurizio Trubia. Vennero posti sotto chiave beni per circa mezzo milione di euro, compreso l’intero gregge e le altre proprietà. Trubia, secondo gli investigatori, è ancora da collegare a Cosa nostra e anche i beni che erano nella sua disponibilità avrebbero avuto origine illecita. I giudici nisseni, questa mattina, hanno provveduto a nominare un nuovo amministratore giudiziario. Il professionista che se ne occupava in precedenza, infatti, è stato coinvolto in un’indagine, su possibili irregolarità nella gestione di altri patrimoni.

I magistrati hanno dato riscontro inoltre alle richieste della difesa, sostenuta dall’avvocato Nicoletta Cauchi, che ha sostenuto la necessità della nomina di un perito, che si occupi di ricostruire l’effettiva origine del patrimonio di Trubia. L’esperto, che relazionerà sui dati da acquisire, verrà sentito a fine gennaio. Negli scorsi mesi, l’allevatore è stato assolto, dopo essere finito a processo per l’indagine antimafia “Redivivi 2”.

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