Gela. Lunedì, ne hanno approfittato per analizzare quelli che si candidano ad essere gli inevitabili focus sui quali ragionare, anche politicamente. I civici di “Una Buona Idea” saranno chiamati a prendere posizione sulle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti ma anche sul Piano economico finanziario per il servizio rifiuti. Temi che sono stati toccati nel corso di un incontro interno del movimento. “Una Buona Idea si è sempre mossa con senso di responsabilità – dice il nuovo segretario Giovanni Giudice – l’abbiamo fatto quando eravamo in giunta e continuiamo a farlo ora che siamo all’opposizione”. Giudice, in questo modo, sembra replicare all’appello del sindaco Lucio Greco, che già in più occasioni ha chiesto un consenso bipartisan per varare correttivi e Pef. “Per noi – continua il segretario – ci sono dei punti irrinunciabili. Gli atti non possono arrivare in consiglio, magari il giorno prima della scadenza. Inoltre, dovranno essere prese in considerazione proposte che possano pervenire dal nostro gruppo così come da altri rappresentati in consiglio”. L’esponente civico è fin troppo loquace sul punto. “Siamo i primi a volere un cambio di gestione nel servizio rifiuti, che finalmente dia alla città efficienza e maggiore pulizia – dice ancora – però il Pef non possiamo votarlo al buio, calato dall’alto. Lo stesso vale per i correttivi”. A Greco, i civici fanno capire che non alzeranno le barricate ma servirà anzitutto un confronto alla pari su atti cruciali. Il gruppo dirigente di “Una Buona Idea”, seppur concentrato su queste priorità, non trascura l’aspetto della strategia politica. Ci sarà da costruire per arrivare al traguardo delle prossime amministrative, magari bissando il risultato di quattro anni fa o migliorandolo. “In questa fase – spiega inoltre Giudice – il dialogo è aperto con tutti. Non abbiamo preclusioni. Ci sono state interlocuzioni con Italia Viva e altri gruppi dell’area di centro ma nulla di definitivo. Siamo consapevoli di essere spesso cercati. Questo ci rende ancora più soddisfatti per quanto siamo riusciti a fare e prova che il progetto civico non è per nulla morto, come invece ha spiegato qualcuno. L’Mpa? Non abbiamo affatto troncato i rapporti ma non possiamo dire che ci sia un’intesa su tutta la linea”.
E’ partita una nuova fase per il movimento che ha in consiglio comunale i due esponenti Davide Sincero e Rosario Faraci e che si rivede nell’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano. L’alleanza con il sindaco è ormai archiviata ma i civici non indietreggiano davanti all’appello alla responsabilità e si muoveranno sulle due scadenze imminenti, quella del piano economico finanziario e l’altra delle misure correttive. Nessuno vuole lasciare la nave alla fonda ma allo stesso tempo i civici non sembrano affatto inclini ad esporsi a scatola chiusa.