Selz ricorda gli eroi del 21 ottobre 1915: un tributo al sacrificio di Guccione e Geraci
Cerimonia commemorativa sulle colline friulane per le due Medaglie d’Oro al Valor Militare
Selz (GO). Le alture che dominano le colline di Selz hanno risuonato delle note dell’Inno Nazionale, del “24 Maggio” e del toccante “Silenzio d’ordinanza”, in un momento di profonda commozione dedicato a due eroi italiani: il Tenente Giovanni Guccione, nativo di Caltanissetta, e il Sottotenente Vincenzo Geraci, nato a Messina, entrambi caduti il 21 ottobre 1915 sulle alture a quota 65, durante la Prima Guerra Mondiale. La cerimonia, svoltasi domenica 19 ottobre presso le Cave di Selz, ha voluto rinnovare la memoria del loro sacrificio, a centodieci anni dai tragici eventi. A ricordare i due ufficiali, insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare, è risuonata anche una delle frasi più celebri pronunciate dal Sottotenente Geraci:
“Quando si combatterà intorno alle mura di Trieste, ogni più umile fantaccino d’Italia diventerà un eroe e combatterà solo col cuore, e solo guida sarà l’entusiasmo.”
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità militari e associative: il Presidente della Federazione Friuli Venezia Giulia, 1° Maresciallo Cav. Rina Salvatore, il Generale di Brigata Giuseppe D’Alessandro, il Colonnello Pasquale Caruso, il Colonnello Vincenzo Gaudio, il Brigadiere Capo della Stazione dei Carabinieri di Ronchi dei Legionari e le comparse storiche dei Grigio-Verdi del Carso, guidate da Gregorio Benedetti.
L’evento è stato organizzato dal Gruppo Reggimentale del 76° Reggimento Fanteria Meccanizzato “Napoli”, rappresentato dal portavoce C.le Paolo Mazzocchi, che ha curato la lettura delle biografie dei due caduti. Il Silenzio d’ordinanza è stato eseguito dal Caporale Giuseppe Pezzotti, mentre il simulacro della Bandiera di Guerra del 76° Reggimento è stato portato dall’alfiere Michele Saponaro, scortato dal Sergente Giuseppe D’Avila.
Una cerimonia sobria ma intensa, che ha reso onore a due uomini simbolo di coraggio e dedizione alla Patria, rinnovando l’impegno a tramandare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per l’Italia.
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