Gela. “Sei il solito sbirro!”. Minacce che sono costate il processo ai componenti di un nucleo familiare finiti davanti al giudice di pace. Le accuse sarebbero state rivolte contro Salvatore P. al culmine dell’ennesimo confronto. L’uomo, stando ai magistrati, sarebbe stato preso di mira anche a seguito delle denunce sporte sul caso di un disabile costretto a dover rinunciare ad una passerella risultata abusiva. I legali degli imputati, gli avvocati Salvo Macrì e Rosario Prudenti, sono però riusciti a far decadere la costituzione di parte civile della presunta vittima.