Gela. Il voto compatto di tutta la maggioranza presente ieri in aula, che ha consentito all’amministrazione comunale di incassare il sì al nuovo contratto della Ghelas, sembra essere servito da verifica sul campo. Se fino a qualche giorno fa, gli “arcobaleno” di Greco sembravano viaggiare su binari difficilmente incrociabili, l’aula di ieri ha fatto perlomeno da placebo politico. Che le acque siano meno agitate lo dimostrano le parole del consigliere Valeria Caci, in quota “Popolo della famiglia”, ma che ha come riferimento politico in giunta l’avvocato Ivan Liardi, vicino all’area autonomista. Il presidente della commissione bilancio, che fino ad oggi non ha mai nascosto perplessità non da poco sull’azione della giunta Greco, aveva anche chiesto scuse pubbliche al sindaco, reo di averla messa alla porta durante una riunione sulla vicenda della struttura delle ex Benedettine. “La maturità politica – spiega – mi ha spinto a mettermi alle spalle quello che è accaduto. Continuerò ad avere un approccio critico rispetto all’azione amministrativa, ma questo non è da vedere come un ostacolo. Ho sempre partecipato attivamente alle riunioni e continuo a portare avanti le mie proposte. Con il sindaco ci siamo incontrati più volte e ritengo che anche lui abbia ormai superato quella vicenda”. Per l’ex assessore della giunta Messinese, il voto sul contratto Ghelas, al quale non ha preso parte per ragioni personali, sembra quasi legittimare il percorso della maggioranza. “Verifica? La verifica si fa ogni giorno, anche valutando quello che accade in aula consiliare – prosegue – dove ci sono consiglieri che propongono e comunque sono sempre compatti davanti ad atti importanti. La maggioranza c’è. Ci possono essere malumori, mi sembra normale. Se qualcuno vorrà confrontarsi, io non mi tiro indietro”. Dal presidente della commissione bilancio arrivano messaggi di “pace” politica, che non sono gli unici.
Segno che la verifica politica, chiesta da tanti pro-Greco, potrebbe anche non farsi. Il sindaco ha approvato l’ampliamento a sette della giunta e anche questa apertura potrebbe fare da chiavistello per un’alleanza che, partita “civica”, si è poi vistosamente colorata con simboli di partito.