Gela. Le scuole non chiudono e lo hanno ribadito il sindaco Lucio Greco e gli assessori Cristian Malluzzo e Nadia Gnoffo. Nonostante l’emergenza, gli istituti scolastici non vengono considerati possibili focolai di coronavirus. Preso atto di questa decisione, probabilmente non condividendola, il consigliere comunale Carlo Romano, che è anche medico di famiglia, dà però alcune indicazioni, che considera fondamentali. “Visto che le autorità competenti hanno deciso di lasciare le scuole aperte sarebbe opportuno che, se in famiglia tra i conviventi, cioè chi abita sotto lo stesso tetto, c’è qualche soggetto con polipatologie o con fragilità – dice – se i genitori lo richiedono, gli alunni devono avere la possibilità di svolgere la didattica a distanza per evitare eventuali contagi ed essere veicolo di infezione in famiglia. Le scuole devono provvedere alla sanificazione delle aule in cui è stato rilevato un soggetto positivo e degli ambienti in comune, condivisi da genitori, alunni ed insegnanti. È necessario evitare gli assembramenti davanti agli istituti scolastici. È importante che la comunicazione dei risultati dei tamponi e dei relativi tracciamenti tra istituzioni scolastiche e sanitarie sia tempestiva per arginare la diffusione del virus”.
La commissione consiliare, della quale Romano fa parte, si è schierata contro la ripresa del mercato settimanale, considerato un potenziale veicolo di contagio.