Gela. Ieri, l’ufficialità del dissequestro del sistema di compostaggio di Brucazzi che era stato attuato nel contesto di un’indagine più ampia su presunte irregolarità ambientali. Oggi, negli equilibri dell’Ato Cl2 in liquidazione arriva però uno scossone non da poco. I Comuni di Niscemi, Delia, Butera, Riesi, Mazzarino e Sommatino, spingono per un’assemblea urgente e per la chiusura definitiva della fase di liquidazione, attualmente affidata al commissario Giuseppe Lucisano. I primi cittadini dei sei Comuni ritengono ormai mature le condizioni per il passaggio alla Srr4 anche di tutte le disponibilità ancora in carico all’Ambito, oltre ad una discussione sulla conferma o sulla sostituzione dell’attuale commissario. In una nota, i sindaci parlano della necessità di “arrestare l’ingiustificato esborso di denaro pubblico”. La Srr4, in base alla linea dei sei Comuni richiedenti, può “subentrare immediatamente in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’Ato in liquidazione”. Richiamano la disciplina della legge regionale 9 del 2010. La questione è stata affrontata dai giudici amministrativi che hanno confermato la titolarità del sito di compostaggio in capo ad Ato e devono pronunciarsi anche sulle aree di Timpazzo, al cui interno l’Ambito gestisce le due vasche dismesse A-B e C-D.
“L’obiettivo dei sindaci firmatari è quello di chiudere immediatamente la gestione liquidatoria che si protrae da oltre un decennio, conseguendo un immediato e notevole risparmio di spesa, come è già avvenuto per la gestione del sistema idrico integrato, con i Comuni soci che hanno fatto la medesima operazione”, spiegano inoltre i sindaci. La “ricetta” proposta dai Comuni che hanno avviato l’iniziativa può trovare attuazione anche attraverso l’in house Impianti Srr che già gestisce Timpazzo e il servizio rifiuti nei Comuni. “S l’assemblea dell’Ato delibererà la cessione dell’azienda in liquidazione, la Srr potrà subentrare, senza soluzione di continuità, in tutti i rapporti attivi e passivi dell’Ato, nelle funzioni residuali, nei contratti stipulati con i soggetti terzi, nonché nelle Aia rilasciate dalla Regione per la gestione dell’impianto di compostaggio di Brucazzi e delle vasche esauste A-B- e C-D di contrada Timpazzo. Per la gestione degli impianti, peraltro, la Srr potrebbe avvalersi della struttura esistente della società in house Impianti Srr. In tal modo i costi dell’Ato, che oggi ammontano come risulta dall’ultimo bilancio approvato a svariati milioni di euro verrebbero immediatamente azzerati”, precisano. Fanno richiamo inoltre a indicazioni poste dalla Corte dei Conti. “La Corte dei Conti, peraltro, come ricorda il revisore dei conti nell’ultimo bilancio approvato dall’Ato, ha più volte sottolineato come l’eccessivo prolungamento temporale delle gestioni liquidatorie si pone in contrasto con la funzione stessa della procedura e come sia vietato agli enti in liquidazione intraprendere nuove operazioni”, si legge in una nota. Non trascurano affatto le scelte del sindaco Lucio Greco, dato che il Comune di Gela ha in mano le quote maggioritarie di Ato Cl2 e sul proprio territorio ospita l’intera impiantistica. “Dispiace solo constatare che il sindaco di Gela, ancora una volta, invitato da tutti i sindaci dell’Ato a firmare congiuntamente la richiesta di convocazione dell’assemblea ha deciso di schierarsi contro la volontà degli altri Comuni soci – concludono – chiedendo strumentalmente tempo e chiarimenti, come già avvenuto per l’affidamento del servizio in house alla Impianti Srr. Anche in occasione dell’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e conferimento rifiuti ad Impianti, avvenuto nella seduta assembleare del 25 marzo 2021, infatti, il Comune di Gela non solo ha espresso voto contrario ma ha anche ritardato l’avvio per due anni, consentendo il passaggio soltanto a decorrere da.ottobre 2023”. I sindaci chiamano in causa Lucisano e Greco e sostengono che non ci siano più le condizioni per andare avanti con Ato in un settore da sempre molto delicato.