Gela. Quasi quattro ore di tensione crescente. Il primo consiglio comunale tenutosi in aula, a Palazzo di Città, dopo l’allentamento delle restrizioni Covid, ha messo in seria difficoltà la tenuta della maggioranza del sindaco Lucio Greco. L’avvocato, che alla fine è uscito anticipatamente, mentre era in corso la discussione sulla sua relazione annuale, si è detto però certo della stabilità della coalizione. I consiglieri comunali di “Liberamente”, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, ormai sembra possano infoltire le linee dell’opposizione. Anche sulla relazione del sindaco sono stati tra i più critici. Casciana ha parlato di “ritardi enormi” ma anche dalla perdita di finanziamenti per circa 31 milioni di euro, nel settore delle manutenzioni scolastiche. Sono state richiamate le criticità segnalate dall’ormai ex assessore Giovanni Costa, le cui dimissioni probabilmente hanno segnato il discrimine politico definitivo tra “Liberamente” e il resto dei pro-Greco. Sui lavori pubblici, settore ora affidato al neo assessore Romina Morselli, l’altro consigliere di “Liberamente”, Pierpaolo Grisanti, è stato ancora più deciso. “Se in tre mesi, l’ex assessore Costa ha fatto perdere tempo – ha replicato a quanto detto negli scorsi giorni dal sindaco – allora, c’è chi in due anni e mezzo ha preso in giro la città. Sulle vere ragioni delle dimissioni dei dirigenti bisogna essere chiari. La politica deve rispondere”. Gli animi si sono accesi ancora di più quando la parola è passata al consigliere Salvatore Scerra, di “Avanti Gela”. L’esponente di opposizione ha attaccato a testa bassa, richiamando tanti “precedenti”, dalle nomine legali alla denuncia di Greco sul ruolo di “personaggi” con trascorsi legati alla criminalità organizzata che riuscirebbero ad occupare posti importanti. “Parole che poi non hanno trovato seguito – ha detto il consigliere – non è successo nulla. A questo punto, viene da pensare che sia il sindaco il complice”. Lo scontro è stato senza filtri, non solo tra Scerra e Greco ma anche tra lo stesso consigliere di “Avanti Gela” e il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli. Pare che siano volate parole grosse anche durante la sospensione dei lavori d’aula, nei corridoi antistanti. La seduta è stata rinviata a martedì, anche per stemperare. La riunione dell’assise civica non si era aperta sotto i migliori auspici per i pro-Greco. Sono stati battuti sul prelievo del punto che riguarda il consolidato 2020. Il centrista Salvatore Incardona ha chiesto di anticipare la trattazione dell’atto finanziario. La maggioranza è andata sotto, con 13 voti contrari alla proposta e nove favorevoli. Poi, è toccato al sindaco illustrare i contenuti della sua relazione, sull’attività svolta dall’amministrazione comunale. Il primo cittadino ha passato in rassegna quasi tutti i punti nevralgici del suo programma e di quanto fatto dalla giunta: da Ghelas ai finanziamenti, ma anche il parcheggio Arena, le manutenzioni e il servizio rifiuti.
Il leghista Emanuele Alabiso ha invece descritto una realtà dei fatti, che ritiene del tutto distante da quanto spiegato dal sindaco. Ha citato più passaggi, compreso quello del polo energetico ex “Agroverde”, del quale “non si sa più nulla”. Anche sulle strutture sportive ha richiamato un bilancio del tutto negativo. La grillina Virginia Farruggia ha sintetizzato l’intervento di Greco, usando l’espressione “libro dei sogni”. “La città è all’abbandono e servirebbe veramente rimboccarsi le maniche”, ha detto la grillina. Una conclusione analoga a quella prospettata dall’ormai indipendente Alessandra Ascia (che ha lasciato il gruppo del Pd). Carlo Romano di Forza Italia, nonostante la collocazione in maggioranza, non ha nascosto i tanti disagi che vive la città e ha fatto capire di non aver apprezzato certi atteggiamenti del sindaco, sulle vicende della sanità locale. Decisamente critico è stato anche il dem Gaetano Orlando. Il culmine dello scontro si è avuto con l’intervento del consigliere Scerra. “Questa relazione del sindaco – ha detto – forse, riguarda un’altra città”. I rapporti tra il consigliere e l’avvocato Greco continuano ad essere molto difficili e anche la seduta di questa sera l’ha dimostrato. Il primo cittadino dovrà fare sintesi e cercare di capire cosa si stia muovendo intorno alla sua maggioranza. La politica bussa alla porta e Greco, nel corso della seduta, ha già fatto capire di essere molto attento alle aperture che provengono da gruppi, sulla carta collocati all’opposizione.